Milano – E’ arrivata direttamente dal procuratore della Dda di Lecce Cataldo Motta la conferma della svolta decisiva nelle indagini sulla bomba alla scuola di Brindisi che ha ucciso la 16enne Melissa Bassi il 19 maggio scorso.
Il 68enne, titolare di un deposito di carburante agricolo a Copertino in provincia di Lecce, ha confessato dopo 10 ore di interrogatorio, ma non è riuscito a dare spiegazioni soddisfacenti riguardo al movente.
Secondo le ultime indiscrezioni sarebbe da rintracciare nell’ambito della vendetta privata, ma gli inquirenti non confermano alcuna ipotesi.
“Non ha cambiato versione. Sta bene mentalmente – ha sottolineato il procuratore – ha ammesso la sua partecipazione, ma per quanto riguarda il resto non è convicente”.