Roma – Il neo presidente francese Francois Hollande si e’ imbarcato sul velivolo presidenziale subito dopo il giuramento e l’insediamento all’Eliseo alla volta di Berlino, per dimostrare quanto sia importante un accordo con la Cancelliera Angela Merkel che consenta all’Europa di crescere senza soffocare per misure di austerita’ depressive. Ma sara’ stato un segno del destino, un fulmine ha colpito l’aereo presidenziale costringendo Hollande a fare ritorno a Parigi. Cerimonie spostate. La Cancelliera lo aspetta in serata a Berlino. (vedi aggiornamenti in prima)
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“Il mio compito è risanare la Francia ed aprire una nuova strada in Europa”. E’ quanto ha detto Francois Hollande nel discorso pronunciato stamattina alla cerimonia ufficiale di insediamento all’Eliseo
“Per superare la crisi che la colpisce l’Europa ha bisogno di un progetto, di solidarietà e di crescita”. E’ questo il messaggio rivolto ai partner della Ue da Francois Hollande nel suo discorso di insediamento alla presidenza francese. A Parigi Hollande si è rivolto ai Francesi ma non solo, perché “in questo giorno l’Europa ci guarda e ci aspetta”.
“Ai nostri partner proporrò un nuovo patto – ha ribadito il presidente francese che oggi stesso sarà a Berlino per incontrare Angela Merkel – che unirà la riduzione necessaria del debito pubblico con lo stimolo indispensabile per l’economia”.
“Aprire una nuova via in Europa”
E’questo uno degli obiettivi indicati dal neo presidente francese nel suo discorso di insediamento all’Eliseo. Il leader della gauche ha detto inoltre di voler “contribuire alla pace nel mondo” e “alla preservazione del Pianeta”.
Pochi minuti prima il predecessore, Nicolas Sarkozy, e l’ex prima dama, Carla Bruni, avevano lasciato l’Eliseo fra gli applausi dei presenti.
Equità sociale
“La giustizia sara il solo criterio con cui saranno prese le decisioni in nome della funzione pubblica”, ha detto Hollande durante la cerimonia di insediamento all’Eliseo. “La fiducia si basa sulla giustizia. E’ tempo di rimettere l’occupazione prima del profitto, di creare una transizione energetica ed ecologica, innovazione e sviluppo tecnologico”. Ha aggiunto di ritenere che giustizia significa anche “riduzione dei privilegi, ricompensa del merito e del lavoro, scoraggiare gli stipendi esorbitanti”.
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Parla Laurence Boone, responsabile economista presso Bank of America Merrill Lynch. L’esperta affronta il problema dell’economia francese e la crisi europea dei debiti sovrani.
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Roma – Il neo presidente eletto Francois Hollande si insedierà oggi all’Eliseo e diventerà il settimo presidente della Repubblica francese. Il passaggio dei poteri con Nicolas Sarkozy avrà luogo alle 10. Nel pomeriggio, subito dopo altri incontri previsti dal protocollo, Hollande salirà su un aereo per l’atteso incontro a Berlino con il cancelliere tedesco Angela Merkel.
La presidenza del socialista non inizia sotto i migliori auspicio. Proprio poco fa, tra l’altro, è stato reso noto il dato relativo al Pil francese, che nei primi tre mesi dell’anno ha segnato una crescita pari praticamente a zero, salendo dello 0,3% su base annua, in deciso ribasso rispetto al +1,2% del trimestre precedente.
Hollande ha promesso di ridurre il deficit al 4,4% del Pil quest’anno e al 3% il prossimo anno; ma la stessa Commissione europea ha affermato la scorsa settimana che la Francia frovrà trovare nuovi finanziamenti affinchè tale target venga raggiunto: dunque, o risparmiare ulteriormente sulle spese, o aumentare le tasse. Ma quest’ultima eventualità sarebbe imbarazzante per un presidente che ha focalizzato la propria campagna elettorale proprio contro le misure di austerity eccessive proposte dalla cancelliera tedesca Angela Merkel.
Dopo l’uscita di scena di Nicolas Sarkozy, tanto caro alla cancelliera, e dopo la fine dell’asse “Merkozy”, come si definiranno ora i rapporti Francia-Germania? Secondo le indiscrezioni Merkel e Hollande si incontreranno semplicemente per conoscersi meglio e non per prendere decisioni, anche se l’importanza politica dell’incontro è notevole: a confronto ci saranno la politica dell’austerita’ sostenuta dalla Merkel e le nuove misure per aiutare la crescita sostenute dal socialista francese.
