NEW YORK (WSI) – “L’economia mondiale è come un transatlantico senza scialuppe di salvataggio Qualora venisse colpita da una nuova recessione, i politici si troverebbero nella condizione di dover affrontare una lotta titanica”.
Così si esprime Stephen King, capo economista di HSBC, secondo cui “mentre le fasi di ripresa precedenti hanno permesso alle autorità monetarie e fiscali di ricostituire le munizioni, l’ultima fase di recupero – sia negli Stati Uniti che altrove – è stato caratterizzato da una persistente carenza di cartucce”.
Nel dettaglio, King spiega che fino ad ora l’economia Usa ha mostrato una mancanza di “munizioni tradizionali”. A partire dai rendimenti del buoni del Tesoro, che non sono aumentati, passando per il deficit di bilancio che non è sceso e la spesa per il welfare, ancora in aumento.
Detto questo, l’eventualità di una recessione rischia di far esplodere il caos sotto il peso di questi quattro fattori:
1 – La crescita dei salari che andrà ad incidere negativamente sugli utili societari e di conseguenza sul Pil Usa.
2- Gli istituti finanziari non bancari come le compagnie di assicurazione e fondi pensione rischiano di non essere più in grado di far fronte agli obblighi futuri.
3 – Ci sono poi i fattori non controllabili dalla Federal Reserve, compresa la possibilità che l’economia cinese e la sua moneta possano crollare, finendo per spingere in basso i prezzi delle materie prime.
4 – La Fed potrebbe causare la prossima recessione aumentando i tassi di interesse troppo presto, ripetendo così gli errori della Banca centrale europea nel 2011 e la Banca del Giappone nel 2000.
(mt)