L’episodio intitolato “Cartel Bank” della nuova serie di documentari di Netflix “Dirty Money” racconta la storia dello scandalo di riciclaggio del denaro che ha avuto come protagonista la prima banca d’Europa HSBC. La puntata, che gli analisti stimano tra le più quotate nella storia del gigante dello streaming, riporta così la luce sulla vicenda e denuncia la punizione “soft” dei dirigenti della banca per quei crimini.
Nel 2012 HSBC ha pagato una multa di 1,9 miliardi di dollari per evitare il procedimento giudiziario per aver permesso almeno 881 milioni di dollari di proventi dalla vendita di droghe illegali. Oltre a facilitare il riciclaggio di denaro da parte dei cartelli della droga del Messico, è stato provato che HSBC trasferiva denaro alle banche saudite legate a gruppi terroristici. Anche se gli investigatori federali Usa hanno trovato prove “che i funzionari senior delle banche sono stati complici nell’attività illegale”, nessun dirigente della HSBC ha dovuto affrontare accuse per le sue azioni.
Lo scorso dicembre 2017 è scaduto l’accordo di perseguimento differito che HSBC aveva stipulato con il Dipartimento di giustizia, confermando che la banca, che genera la gran parte delle sue entrate in Asia, non dovrà pagare ulteriori penali. Kristi Jacobson, che ha diretto l’episodio “Cartel Bank”, ha detto che HSBC non ha voluto collaborare con la realizzazione del documentario e ha commentato così l’impatto dell’episodio sul mondo finanziario:
“Da quando la serie è uscita, ho parlato con un certo numero di persone nel mondo finanziario che mi hanno detto: ‘Questo è il tuo miglior lavoro’, in gran parte perché anche loro erano indignati per la mancanza di legittima e reale responsabilità.”