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Apple e Tesla, le due società che hanno rivoluzionato il mondo

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Tesla e Apple sono spesso confrontate a causa della loro innovazione e la disruption che hanno portato nei rispettivi settori. Tesla di Elon Musk è nota per i suoi veicoli elettrici e le soluzioni di energia rinnovabile, mentre Apple, guidata prima da Steve Jobs e ora da Tim Cook, è famosa per i suoi prodotti software ed elettronica di consumo. Per quanto diverse una dall’altra entrambe le società hanno cambiato completamente la nostra vita,: Tesla con l’introduzione delle macchine elettriche ed Apple con la creazione dell’iPhone. Tutte e due le società fanno parte dell’S&P 500 e del Nasdaq 100.

Le sfide principali per Apple e Tesla nel 2023

Il 2023 si apre in salita per i titoli di Apple e Tesla, che accusano forti cali in seguito ai timori degli investitori sulla tenuta della domanda. È Cupertino a registrare, in senso assoluto, le perdite più vistose: dopo aver toccato un anno fa i 3.000 miliardi di dollari di capitalizzazione, la capitalizzazione di mercato di Apple nel 2022 è scesa sotto i 2.000 miliardi di dollari, zavorrata dalle indiscrezioni sulla sua richiesta ai fornitori di meno componenti per gli AirPod, gli iPad e i MacBook. Di fatto, il gruppo ha bruciato mille miliardi di dollari in solo un anno.

Nella prima seduta dell’anno, il titolo Apple ha perso il 3,74% a Wall Street, portandosi a un valore di 130,20 dollari, sui minimi da 52 settimane. Alcune delle difficoltà in termini di produzione sono causata proprio dalla Cina, dove Apple assembla più del 90% dei suoi iPhone e realizza un quinto dei propri ricavi. Il paese del Dragone sembra essere il punto debole del colosso tecnologico americano, costretto ad accelerare i piani per diversificare la produzione per ridurre l’eccessiva dipendenza da Pechino. Secondo il guru del tech statunitense Dan Ives di Wedbush Securities, nonostante il calo della domanda di alcuni prodotti Apple, la domanda dell’iPhone 14 Pro rimane robusta. Detto ciò, Wedbush Securities ha abbassato il loro target price (prezzo obiettivo) da 200 dollari a 175 dollari, riflettendo l’incertezza legata alla produzione in Cina e il calo della domanda che inizia a pesare sulla crescita della società di Cupertino.

[/media-credit] Fonte: Bloomberg

 

Tesla a sua volta ha perso il 12,24%, nella prima seduta dell’anno, portando il titolo ad un valore di 108,10 dollari, in seguito ai numeri delle consegne negli ultimi tre mesi dell’anno sotto le attese (405, 278 unità rispetto ai 439,701 prodotti) ma comunque in crescita del 40% su base annuale, 1,31 milioni di veicoli per il 2022. Nel 2022 il titolo Tesla ha perso il 70%, di cui il 50% nell’ultimo trimestre dell’anno in seguito all’acquisto di Twitter da parte di Elon Musk, un operazione che il mercato non ha digerito bene. Ad oggi, la società produttrice di macchine elettriche ha perso circa 900 miliardi di dollari in termini di capitalizzazione di mercato dai massimi di novembre 2021. Secondo Dan Ives di Wedbush Securities, al di là dell’impatto negativo dell’acquisto di Twitter, la principale preoccupazione per Tesla ora è la domanda, specialmente dalla Cina, che sta mostrando pesanti crepe nell’armatura in un momento in cui la concorrenza è in costante crescita a livello nazionale con NIO, BYD, Xpeng e altri che lottano per una “fetta della torta” sul mercato in un momento difficile per i consumatori cinesi. E questo probabilmente si tradurrà in riduzioni di prezzo dei veicoli Tesla, più significativi nei prossimi trimestri.

[/media-credit] Fonte: Bloomberg

 

Marchi esclusivi e prodotti innovativi

Come Apple, Tesla ha costruito il proprio marchio su esclusività e prodotti ambiziosi, dando priorità all’esperienza (user experience) tanto quanto all’utilità del dispositivo stesso. Ed entrambe le società hanno integrato il software con il hardware in un modo che ha rivoluzionato i loro settori, rendendo la transizione alle nuove tecnologie relativamente intuitiva, anche per l’utente non esperto di tecnologia. Di conseguenza, i consumatori devono pagare un prezzo caro per far parte dell’universo di Tesla, così come i clienti Apple per entrare nell’ecosistema del gigante dei computer. I consumatori dipendono da Tesla sia per la riparazione della macchina, che per l’aggiornamento del software.

Non è un caso che le aziende abbiano molto in comune. Secondo una mezza dozzina di ex dipendenti che hanno lavorato sia per Tesla che per Apple, Tesla ha assunto manager che hanno portato i membri dei loro team da Apple, importandone il linguaggio e la cultura del design.

“Tesla non è un’azienda automobilistica, è una società tecnologica che costruisce automobili“, ha affermato un ex dipendente di entrambe le società, intervistato dal Washington Post.

Inoltre, le società hanno una visione condivisa o un’enfasi sulla tecnologia proprietaria. Tesla utilizza un connettore di ricarica unico, simile ai prodotti Apple. Gli innovativi aggiornamenti over-the-air delle auto significano che gli utenti possono essere soggetti a improvvisi cambiamenti delle prestazioni se i prodotti diventano obsoleti, come il rallentamento della batteria per il quale Apple è stata criticata. I sistemi unici di Tesla si sono anche rivelati difficili da decodificare per le autorità governative che indagano sugli arresti anomali, un problema che fa eco alla difficoltà delle autorità di sbloccare i dispositivi Apple.

E proprio grazie a queste caratteristiche di esclusività, le due società si sono guadagnate la fedeltà dei loro clienti.