“Huawei ha aiutato la Corea del Nord a costruire la sua rete internet”. Stati Uniti furiosi
Huawei avrebbe aiutato la Corea del Nord a costruire la sua rete internet wireless 3G. L’indiscrezione arriva dal Washington Post, secondo il quale il colosso cinese nel mirino di Donald Trump avrebbe aiutato negli ultimi otto anni il Paese del dittatore Kim Jong-Un. La fonte citata dal WP è un ex dipendente, che insieme ad altri colleghi, hanno consegnato al giornale americano una serie di documenti e contratti a prova della comunicazione che intercorrerebbe tra Huawei e Corea del Nord.
I progetti che via via sono stati messi in cantiere e implementati fanno tutti capo a un accordo con una società cinese chiamata Panda International Information Technology, fondata nel 2004.
Huawei, smentita poco efficace
In un comunicato Huawei si è limitata a negare di avere “business attivi in Nord Corea“, senza entrare nel dettaglio e senza mettere in dubbio la veridicità dei documenti in mano al WP.
“Huawei – si legge nel comunicato – è impegnata pienamente a rispettare le leggi e i regolamenti applicabili nei Paesi e nelle regioni in cui opera, incluse tutte le leggi in materia di controllo delle esportazioni e di sanzioni“.
“Huawei, società inaffidabile”
In tempi di guerra commerciale, questa notizia, se confermata, metterebbe Huawei ulterioriormente in difficoltà nei rapporti con gli Usa, soprattutto dato che la dittatura sottoposta a blocchi e sanzioni spinte dagli Usa e confermate dall’Onu che impediscono qualsiasi collaborazione su terreno nordcoreano.
“Tutto questo si inserisce in una preoccupazione generale riguardante la responsabilità aziendale. E riguardante una società come Huawei, che non è affidabile proprio per la sua cultura aziendale e per i numerosi incienti che indicano la volontà di eludere o violare completamente le leggi. Lavorare con regini come la Corea del Nord, che privano regolarmente i propri cittadini dei diritti umani fondamentali, desta timori“, sostiene un membro, rimasto anonimo, del Dipartimento di Stato americano.
La Nord Corea ha sempre avuto difficoltà a trovare società disposte ad aiutarla a costruire una propria rete wireless. La soluzione è stata la creazione del provider Koryolink, nato proprio grazie a una visita segreta dell’allora dittatore nordcoreano Kim Jong Il alla sede di Huawei in Cina. Per implementarla, il dipartimento per le poste e le telecomunicazioni ha unito le forze con la società egiziana Orascom Telecom Holding, fondando un nuovo soggetto chiamato Cheo Technology.
Il canale utilizzato da Huawei per dialogare con la Nord Corea sarebbe, secondo il Washinton Post e i documenti in suo possesso, la società Panda International. Un canale per passare al Paese stazioni base, antenne e altre attrezzature, ma anche per lavorare su servizi di integrazione ed espansione della rete in modo che Koryolink possa essere operativa.