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I dati macro non bastano a spingere i futures Usa

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Quando manca mezz’ora all’avvio delle contrattazioni i futures sui principali indici della borsa americana viaggiano in territorio positivo, (vedi quotazioni a fondo pagina), preannunciando una partenza con il segno piu’. Va detto pero’ che i dati macro non hanno dato un grande contributo alla performance dei derivati

La bilancia commerciale a ottobre e’ risultata migliore delle stime grazie a esportazioni ai massimi da due anni. Sopra le attese anche i prezzi all’import, ai massimi del novembre 2009. Resta in calendario la lettura preliminare della fiducia dell’università del Michigan.

Quanto alle prospettive per l’azionario, in una nota odierna gli analisti di JP Morgan hanno detto di aspettarsi un rialzo di almeno il 15% per l’S&P 500 nel corso del 2011. Entro la fine dell’anno in arrivo il target dell’ufficio studi e’ a quota 1425. “La storia suggerisce un incremento anche piu’ forte di un +20%”, ha scritto l’analista Thomas Lee basandosi sulla combinazione tra il terzo anno di espansione e il terzo anno del mandato presidenziale, durante i quali in genere c’e’ stato un ritorno del 20.6%.

Nuovi titoli entrano a fare parte dell’S&P 500. Si tratta di F5 Networks (FFIV), Netflix (NFLX) e Newfield Exploration (NFX), che lasciano cosi’ l’S&P MidCap 400 rimpiazzando The New York Times (NYT), Office Depot (ODP) e Eastman Kodak (EK). Anche Cablevision Systems Corp. entra a fare parte dell’indice benchmark di Wall Street sostituendo King Pharmaceuticals (KG), che sta per essere acquisita da Pfizer.

Dal fronte societario, rally nel pre-mercato per Tenet Healthcare (THC, +51%) dopo aver rifiutato l’offerta di acquisto da parte di Community Health Systems (CYH, -4.39%), che aveva messo sul piatto $6 per azione in contanti e titoli. Si tratta di un premio del 40% rispetto alla chiusura di ieri.

Sullo sfondo restano le tensioni legate al debito sovrano irlandese. Il parlamento di Dublino la settimana prossima dovra’ dare l’ok definitivo al piano di aiuti da $85 miliardi targato Fmi e Ue ma gia’ ieri circolavano voci secondo cui il partito all’opposizione vorrebbe opporsi (fattore che aveva causato uno scivolone dell’euro). Intanto il ministro alle finanze ha spiegato di volere includere nel piano di austerita’ una tassa sui bonus nel settore bancario del 90%.

Si allarga il differenziale del rendimento dei titoli di stato dei paesi periferici rispetto al Bund tedesco. Soprattutto in Portagallo, Spagna e Grecia. Prosegue nel frattempo il dibattito sulla bonta’ o meno della proposta del ministro all’economia Tremonti di un’emissione di un E-bond da parte di agenzia del debito europea che dovrebbe essere creata ad hoc. Al no di Germania e Francia, si aggiunge anche quello del governatore di Bankitalia Mario Draghi.

Dal fronte macro italiano e’ arrivato il dato sul Pil del terzo trimestre, che ha registrato una crescita dello 0.3% rispetto ai tre mesi precedenti e dell’1.1% su base annua.

Si guarda anche alla Cina, che ha annunciato il rialzo di 50 punti base del coefficiente delle riserve obbligatorie per le banche, una mossa che sara’ effettiva dal 20 di dicembre. Si tratta del terzo aumento in cinque settimane e il sesto consecutivo quest’anno. A Pechino a tenere banco e’ il tema inflazione: il rapporto di domani dovremme annunciare per novembre un dato al 5.1%, massimo dal luglio 2008. Ecco perche’ continuano a circolare rumors su un imminente rialzo dei tassi da parte della banca centrale.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico, ifutures sul petrolio con consegna gennaio sono in rialzo dello 0.17%, a quota $88.52 il barile. Il derivato con scadenza febbraio dell’oro segna -1% a $1378.90 l’oncia. Sul fronte valutario l’euro cede lo 0.14% a quota $1.3220. Quanto ai Treasury, ancora in flessione i prezzi, con il rendimento del decennale che si attesta a quota 3.26%.

Alle 15:00 (le 9:00 ora di New York) il contratto future sull’indice S&P500 guadagna 3.50 punti (+0.29%) a quota 1231.40.

Il contratto sull’indice Nasdaq 100 e’ in rialzo di 5.50 punti (+0.25%) in area 2205.25.

Il contratto sull’indice Dow Jones avanza di 21 punti a quota 11318 (+0.19%).