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I dati Usa spingono in positivo anche l’azionario asiatico

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Bangkok – Listini asiatici in rialzo, dopo la chiusura in positivo di Wall Street, aiutati dal buon andamento del dato sugli ordini alle fabbriche Usa, che migliora le aspettative per gli esportatori della regione. A guidare la buona performance giornaliera sono le società tecnologia e beni di consumo. Eurodollaro a $1,4354.

I dati dagli Stati Uniti si sono rivelati migliori delle stime, contribuendo dunque ad allontanare i timori sull’avvicinarsi di una nuova recessione. Sull’indice Shanghai Composite della Cina pesa però il dato PMI sull’attività manifatturiera cinese, in lieve miglioramento rispetto a luglio (50,9 contro 50,7), comunque prossimo ai minimi da 29 mesi toccati il mese scorso.

Gli investitori rimangono cauti in attesa dei dati sull’attività manifatturiera e sull’occupazione Usa che saranno resi noti in chiusura di settimana, dati che il mercato crede saranno determinanti per le prossime scelte in tema di politica monetaria da parte della Fed.

Nella giornata di ieri ha scioccato i mercati la decisione del Brasile di ridurre i tassi di interesse dello 0,5%, portandoli al 12%, a causa di una crescita economica globale a rilento e a causa del rallentamento dell’attività produttiva interna. Le stime parlavano di tassi inalterati. L’istituto brasiliano è passato direttamente da un rialzo a un taglio del costo del denaro.

Asia: indice Dow Jones Asian Titans della regione in rialzo dello 0,62%. Nikkei (+1,18% in chiusura), Seul (+0,61%), Sydney (+0,27%), Hong Kong (+1%), Shanghai (-0,52%), Singapore (-0,09%).

Tra le commodities, in rialzo gli energetici, in calo i preziosi. Wti ($89,02, +0,24%), Brent ($114,97, +0,1%), oro ($1.824,2, -0,41%), argento ($41,54, -0,55%), rame ($4,178, -0,63%).

Nel valutario, euro stabile contro il dollaro a $1,4354 (-0,14%). Moneta unica in rialzo sullo yen giapponese a ¥110,27 (+0,04%). Dollaro/yen a ¥76,81 (+0,2%). L’euro cede nei confronti del franco svizzero a CHF1,1554 (-0,35%).

Future Usa sull’indice S&P500 in leggero rialzo, di 3,5 punti (+0,29%) a 1.221,25 punti. Rendimenti dei Treasury a 10 anni stabili al 2,223%.

“I timori sullo stato di salute dell’economia americana erano in cima alle preoccupazioni degli investitori”, ha detto a Bloomberg Prasad Patkar, gestore per Platypus Asset Management Ltd. a Sydney. “Se i dati continueranno a migliorare riusciranno ad allontanare l’idea di una nuova recessione, e a quel punto il mercato potrebbe registrare un forte rally questo trimestre. Comunque sia, sembra che dovremo imparare a condividere con le cattive notizie che ci arrivano dall’Europa”.

“L’attenzione del mercato è tutta concentrata su quale sia lo stato di salute della ripresa economica globale”, ha detto al Wall Street Journal Michael McCarthy, chief market strategist per CMC Markets. “Le persone stanno lentamente realizzando che, sebbene i dati non siano forti come ci si aspettava, per lo meno non stiamo entrando in recessione”.