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(WSI) – Soffiano venti un po´ gelidi sull´Europa. In Germania la discesa dell´euro (rispetto al dollaro) ha fatto risalire la fiducia degli imprenditori perché si presume che sarà più facile esportare. Ma in Francia e nel resto del Vecchio Continente la fiducia resta bassa e le prospettive non sono tanto buone.
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A peggiorare il clima c´è questo improvviso rialzo del petrolio. Al punto che ormai è un vero coro quello che chiede alla Bce (che si riunirà di 7 luglio prossimo) di tagliare il costo del denaro. A Francoforte, però, tengono duro e così anche i più ottimisti sono costretti a pensare che fino al prossimo autunno non succederà niente.
Alla fine del mese, intanto, e cioè il 29-30, si riunisce il Fomc della Federal Reserve americana e si prevede che alzerà il costo del denaro di altri 25 basis point, portando i tassi al 3,25% (contro il 2% dell´euro). Secondo alcuni questo potrebbe essere l´ultimo aumento della Fed: anche in America, infatti, l´economia comincia a tremare un po´.
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