A mezz’ora dall’apertura delle borse i contratti sugli indici Usa continuano a trattare in ribasso (vedi quotazioni a fondo pagina) il che lascia prevedere un avvio in calo per l’azionario.
Tra gli operatori c’e’ grande attesa per i dati economici. Nei giorni scorsi gli aggiornamenti macro hanno evidenziato un rallentamento del comparto manifatturiero, i numeri che verranno diffusi piu’ tardi offriranno maggiori informazioni sul settore dei servizi. Gli analisti prevedono una flessione dell’indice ISM a 55 punti dai 55.8 del mese precedente. Un dato nettamente superiore al consensus potrebbe ridurre le chance di un taglio ai fed funds nel prossimo meeting della Banca Centrale.
Molto contenuto l’impatto del rapporto ADP National Employment Index che ha mostrato la creazione di 58 mila nuovi posti di lavoro nel settore privato, in linea col consensus. Il prossimo venerdi’ verra’ rilasciato il piu’ accurato e affidabile rapporto occupazionale per cui e’ prevista la creazione di 100 mila nuovi positi di lavoro nell’ultimo mese. Ricordiamo che i deludenti numeri di agosto sull’occupazione (perdita di 4 mila posti) hanno contribuito largamente al taglio di mezzo punto percentuale del costo del denaro da parte della Fed.
Il primo milione (di euro) e’ sempre il piu’ difficile. Hai mai provato ad abbonarti a INSIDER? Scopri i privilegi delle informazioni riservate, clicca sul
link INSIDER
Sul fronte societario, riflettori puntati ancora sul comparto finanziario: Deutsche Bank (DB) ha confermato la perdita di $3.1 miliardi dovuta al “credit crunch” ma ha dichiarato che sara’ comunque in grado di registrare un profitto nell’ultimo trimestre fiscale. La banca svizzera Credit Suisse (CS) ha invece annunciato un taglio della forza lavoro (170 posti nel “business fixed-income”). Tra i titoli hi-tech soffre Micron Technology (MU) dopo aver riportato una perdita nell’ultimo trimestre. L’intero comparto dei chip potrebbe risentire dei commenti negativi espressi dagli analisti di Morgan Stanley su importanti societa’ del settore (scopri quali).
Sugli altri mercati, nel comparto energetico il greggio ha ripreso a guadagnare terreno. Al momento i futures con consegna novembre sono in rialzo di $0.46 a quota $80.51 al barile. Alle 16:30 ora italiana verranno diffusi i dati settimanali sulle scorte. Sul valutario, l’euro e’ in recupero, scambiato a quota $1.4184. In leggero recupero l’oro: i futures con consegna dicembre $1.50 a $737.80 all’oncia. In lieve rialzo infine i Titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 4.51%.
Alle 15:00 (le 9:00 ora di New York) il contratto future sull’indice S&P500 e’ in ribasso di 3.40 punti (-0.22%) a 1551.20.
Il contratto sull’indice Nasdaq 100 segna -5.25 punti (-0.25%) a 2130.25.
Il contratto sull’indice Dow Jones perde 26 punti (-0.18%) a 14080