Per gli investitori istituzionali la performance di mercato positiva delle strategie ESG è importante, ma sorprendentemente non è il fattore benefico principale. Il vantaggio fondamentale di investire in gruppi che rispettano i criteri sociali, di governance e di ambiente è legato al fatto che fa apparire bene agli occhi della gente.
Il 70% dei 500 investitori istituzionali sentiti da Natixis Investment Managers in un sondaggio curato di recente ha dichiarato che “migliorare l’immagine e la reputazione” della propria organizzazione è il principale vantaggio dell’avere una strategia responsabile.
È di gran lunga il principale beneficio tra quelli citati dal campione, che non sono così convinti invece dalla performance positiva degli investimenti ESG. Meno di un quarto degli interpellati ritiene che incorporare i fattori di governance, sociali e di ambiente abbia permesso una maggiore diversificazione del portafoglio.
Inoltre, soltanto il 18% ha dichiarato che ha migliorato i ritorni da investimento dei propri portafogli grazie ai criteri di sostenibilità. Appena il 10% ha segnalato che le strategie ESG hanno contribuito a gestire meglio la volatilità.
Il 61% adotta già strategie ESG
Tra gli intervistati figurano fondi pensione, fondi patrimoniali, compagnie di assicurazione e fondazioni provenienti da varie aree geografiche (Regno Unito, Europa, Asia, Medioriente, America del Nord e del Sud).
Il 61% degli investitori ha fatto sapere che attualmente adotta strategie ESG, mentre il 55% dice di voler aggiungere altri investimenti ESG quest’anno.
La motivazione principale degli investitori istituzionali a incorporare i criteri ESG nei propri portafogli di investimento è quella di “allineare le proprie strategie di investimento ai valori della società” (59% del campione interpellato da Natixis). La seconda risposta più gettonata è stata (al 38%) quella di ridurre al minimo i rischi.