Siena – Tassi di interesse: in area Euro i tassi di mercato ieri hanno registrato un lieve rialzo, mentre gli spread sui periferici sono scesi.
In particolare lo spread portoghese e irlandese è sceso sotto i massimi di venerdì scorso. In Grecia il differenziale col decennale tedesco resta sotto i massimi, ma il tasso governativo a due anni ha registrato un nuovo record chiudendo la sessione di ieri a 25,9%.
Intanto in Finlandia il True Finns, terzo partito di governo, che nelle ultime elezioni ha superato le aspettative, continua ad apporsi all’approvazione di un pacchetto di salvataggio per il Portogallo. Il leader del partito, Soini, ha dichiarato che il suo partito potrebbe non supportare il piano portoghese, il meccanismo di stabilità permanente o l’aumento della quota della Finlandia nel fondo anticrisi, aggiungendo che una volta risolte queste questioni potranno pensare di entrare a far parte della maggioranza di governo.
Soini aggiunge infine che queste discussioni potrebbero richiedere anche un mese e che spetterà a Katainen (il potenziale futuro premier) decidere se i True Finns entreranno a far parte del governo. Oggi Katainen incontrerà i leader dei partiti per discutere di politica estera, economia e questioni europee.
Negli Usa tassi di mercato sostanzialmente stabili a fronte di listini azionari in lieve calo, con andamento contrapposto del comparto sanitario (in rialzo di circa l’1% in seguito a notizie di fusioni ed acquisizioni) e di quello energetico, in calo di oltre l’1%.
Nel frattempo il dipartimento del tesoro Usa ha ieri annunciato alcune importanti indicazioni: 1) le emissioni nette attese nel trimestre in corso sono state portate a 142Mld$, ossia ben 156Mld$ in meno rispetto alle stime di gennaio scorso; 2) il prossimo venerdì saranno adottate alcune misure straordinarie al fine di prorogare dall’8 luglio al 2 di agosto il tempo massimo a disposizione per consentire ai legislatori di aumentare il tetto massimo del debito senza incorrere in una procedura di default tecnico.
Tra tali misure figura l’arresto delle emissioni delle cosiddette SLGS (State and Local Government Series) ossia titoli il cui ricavato viene utilizzato per finanziare soprattutto infrastrutture. Inoltre verranno ritardati i pagamenti in due fondi pensione governativi.
La discussione sul rialzo del tetto del debito è strettamente collegata all’approvazione di un piano di riduzione pluriennale del deficit su cui sta lavorando un’apposita commissione bipartisan formata da sei senatori (la cosiddetta Gang of Six).
Sul fronte macro è risultato inferiore alle attese il calo dell’Ism manifatturiero di aprile, con la componente prezzi pagati che ha raggiunto il nuovo massimo dal luglio 2008, alla stregua di quanto sta accadendo anche per i prezzi della benzina praticati in media negli Usa, prossimi ai 4$ a gallone.
Sul fronte emergente, la banca centrale indiana, per la terza volta nel 2011, ha proceduto ad un rialzo di 50pb del tasso di riferimento (ora al 7,25%), al fine di contenere le spinte inflattive.
Valute: euro in lieve apprezzamento nella giornata di ieri con il cross che ha ritracciato in serata dopo il tentativo fallito di superare area 1,49.
In mattinata il cross si è riportato sotto quota 1,48 sulla scia della debolezza delle borse europee. Per i prossimi giorni non è da escludere che il cross provi a ritornare in prossimità di area 1,49/1,50 in attesa della riunione della Bce di giovedì.
Tale movimento potrebbe essere supportato da un differenziale di tasso rispetto agli Usa che sul tratto a 2 anni ha raggiunto un nuovo livello record da dicembre 2008 in prossimità dei 120 pb. Per oggi il primo supporto si trova a 1,4760, successivo a 1,46. Resistenza a 1,4880/1,49.
Lo yen si è apprezzato durante la notte in un contesto di chiusura dei mercati giapponesi per festività e ribassi dei listini azionari asiatici. Verso dollaro il cross si è portato ai minimi da marzo, in avvicinamento al supporto 80,70. Verso euro il supporto da monitorare passa da 118,50. I mercati giapponesi resteranno chiusi fino a giovedì incluso.
Materie Prime: la giornata di ieri è stata piuttosto negativa per le materie prime. All’interno dell’indice GSCI solamente il caffè (+1,7%), il gasolio (+0,6%) ed i suini (+0,4%) hanno chiuso in rialzo.
Tra i preziosi l’oro ha chiuso pressoché invariato dopo aver toccato temporaneamente un nuovo record oltre soglia 1577$, mentre l’argento ha perso il 5,2% dopo un forte calo iniziale. Per la seconda volta in meno di una settimana, il Comex ha nuovamente aumentato i margini da depositare per negoziare i future. I nuovi livelli saranno attivi dopo la chiusura di oggi.
Volatilità sul greggio Wti che recupera gran parte delle perdite accumulate durante la sessione, perdendo solo lo 0,4%. Vendite marcate sulle materie prime agricole: mais (-3,1%), zucchero (-1,7%) e cotone (-1,6%). Negli Usa il rame ha guadagnato lo 0,4%. Oggi riapre il London Metal Exchange.
Questa mattina si sta assistendo a pressioni in vendita su petrolio ed oro in linea con la partenza negativa delle borse europee.
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