L’alta volatilita’ del settore tecnologico ha causato parecchi danni ai due portali sportivi europei 365 Corp. (U.TSF) e Teamtalk.com Group (U.TMT).
365 Corp., la societa’ britannica che gestisce vari siti sportivi in cinque lingue, ha perso infatti il 29% del valore dalla sua entrata sul mercato a dicembre. Dal prezzo iniziale di 260 pence, le sue azioni vengono ora trattate a 185 pence.
Teamtalk.com, nel frattempo, sta perdendo il 60% dalla sua Ipo di lunedi’ e le sue azioni sono passate dagli iniziali 145 pence agli attuali 58 pence.
Cio’ che e’ peggio e’ il fatto che l’andamento del mercato rallentera’ l’immatricolazione di altri portali sportivi, quali i britannici Sports.com Ltd. e Sportal Ltd., cosi’ come quella di altri siti per consumatori.
Graeme Kemp della societa’ di brokeraggio Collins Stewart di Londra non investirebbe in nessun sito online a meno che non fosse veramente il numero uno del settore.
“Assiteremo alla cancellazione di molte Ipo nei prossimi mesi”, dichiara, “pertanto e’ importante sapere da dove provengano gli introiti”.
Anche perche’ gli investimenti delle societa’ di ventura stanno diminuendo a causa di risultati non soddisfacenti.
Sport.com e Sportal dipendono da una varieta’ di fonti, dalla sponsorizzazione di squadre ed eventi, alle licenze, alla vendita online di attrezzature sportive e non dipendono solo dalla pubblicita’, fonte indispensabile per la maggior parte dei siti Web.
Sportal, che dalla fondazione nell’agosto 1998 ha ottenuto 82 milioni di dollari in finanziamneti privati, deriva il 60% del fatturato da pubblicita’ e sponsorizzazioni e conta tra i finanziatori Sky Broadcasting Group (BSY) che ha una partecipazione del 5,4%.
Sport.com, invece, ha ottenuto finanziamenti dalla divisione investimenti di Chase Manhattan Corp., Goldman Sachs Group e da George Soros ed ha ricevuto un notevole aiuto dalla controllante americana SportLine.com che ha riportato nel 1999 utili di 60,3 milioni di dollari e 11,6 milioni di visitatori individuali al giorno.
La pubblicita’ conta per il 50% del fatturato di Sport.com, mentre un 25% deriva dalle licenze a soci quali France Telecom (FTE) e un ulteriore 20% dalla vendita di attrezzature e abbigliamento sportivo.