Nei commenti e nelle analisi finanziarie sui titoli tecnologici, che compaiono sui media finanziari, si sente spesso citare il Philadelphia Semiconductor Index come benchmark del settore microchip. Vediamo di cosa si tratta e come è possibile utilizzarlo concretamente.
Il Philadelphia Semiconductor Index (SOX – PHLX) è un’indice elaborato dalla borsa di Filadelfia e comprende 16 società attive nella progettazione, produzione, distribuzione e vendita di chip. Riportiamo di seguito le società che compongono attualmente l’indice con il peso relativo al suo interno. Da notare che il peso all’interno dell’indice è dato dal prezzo del titolo e non dalla capitalizzazione della società.
- KLA-Tencor Corp. (KLAC – Nasdaq) – 10,95%
- Applied Materials Inc. (AMAT – Nasdaq) – 8,85%
- Xilinx (XLNX – Nasdaq) – 9,01%
- Linear Technology Group (LLTC – Nasdaq) – 9,00%
- Novellus Systems Inc. (NVLS – Nasdaq) – 8,30%
- Intel Corporation (INTC – Nasdaq) – 7,35%
- Micron Technology Inc. (MU – Nyse) – 6,97%
- National Semiconductor (NSM – Nyse) – 6,13%
- Terradyne Inc. (TER – Nyse) – 5,96%
- Texas Instruments (TXN – Nasdaq) – 6,04
- Altera Corp. (ALTR – Nasdaq) – 5,05%
- Lattice Semiconductor (LSCC – Nasdaq) – 4,61%
- Advanced Micro Devices (AMD – Nyse) – 3,69%
- LSI Logic Group (LSI – Nyse) – 3,24%
- Motorola (MOT – Nyse) – 3,13%
- Rambus (RMBS – Nasdaq) – 1,71%
L’importanza fondamentale di questo indice deriva dal fatto di essere un indicatore generale di un settore che funge da fornitore di materia prima più importante del comparto tecnologico: i semiconduttori.
Nella pratica è possibile acquistare o vendere (anche allo scoperto) opzioni sull’indice. E’ necessario tuttavia tenere bene a mente che, per come e’ elaborato, il SOX e’ un’indicatore qualitativo, fornisce cioè la direzione del mercato, perché non c’e’ nessuna componente che comunque pesa più dell’11%.
Ma non può essere utilizzato per misure quantitative che tengano conto della capitalizzazione delle società del settore. Se per esempio KLA-Tencor Corp. va bene, e Intel, con la capitalizzazione di mercato maggiore, e’ l’unica da andare male, questo non emerge necessariamente subito dall’indice (comparira’ dopo un periodo di aggiustamento per cui, per esempio, tutto il settore cala).
Il mercato dei semiconduttori e’ guidato da società come Texas Instruments o Intel, che capitalizzano rispettivamente circa $44,6 miliardi e $212,8 miliardi, mentre l’indice SOX subisce maggiormente le variazioni di un’azienda come KLA-Tencor, che vale sul mercato “solo” $8,9 miliardi.
E’ chiaro quindi che chi volesse speculare al ribasso o coprire posizioni lunghe detenute sui singoli titoli delle società leader del settore, comprando un’opzione put (scommessa al ribasso) sul SOX, senza tenere conto di come è calcolato l’indice, potrebbe fare brutte sorprese.
*Francesco Leone e’ analista finanziario per Wall Street Italia