Chi auspica una riduzione a breve dei tassi di interesse in Eurozona dovrà ricredersi. Secondo la maggioranza degli economisti intervistati da Reuters, per avere il primo taglio dei rendimenti si dovrà attendere almeno fino a luglio del 2024, nonostante le aspettative di una zona euro ormai più che a rischio di recessione. Un altro sondaggio, realizzato da BofA Fund Manager, ha visto il 61% dei gestori di fondi aspettarsi rendimenti obbligazionari più bassi per il prossimo anno. Tuttavia i pareri su cosa succederà ai tassi di interesse o cosa dovrebbe accadere ai tassi d’interesse non sono univoci. Economisti e scuole di pensiero diverse indicano come ci siano ancora molto più che certezze nell’immediato sull’orientamento delle scelte dei banchieri centrali.
Del resto bisognerà attendere le prossime rivelazioni dell’inflazione con confronti su dati più omogenei e meno distorsivi della realtà rispetto a quelli di ottobre.
Il mese scorso, la BCE ha lasciato il tasso sui depositi al livello record del 4,00% dopo aver alzato i tassi per 10 riunioni consecutive, e tutti i 72 economisti in un sondaggio Reuters dell’8-13 novembre hanno concordato che non ci sarebbero stati altri rialzi nel ciclo attuale.