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(WSI) – Cresce l’interesse dei risparmiatori italiani per gli Etf e crescono gli scambi in Borsa su questi strumenti, il cui controvalore è passato da 3,2 miliardi di euro dei primi 11 mesi del 2004 a 7,8 dello stesso periodo di quest’anno. Un segno, forse, che i vantaggi rispetto ai normali fondi d’investimento iniziano a essere percepiti con sempre maggiore chiarezza.
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Ma risparmiatore non vuol dire trader, e chi opera telematicamente sui mercati con un’ottica speculativa potrebbe non essere molto interessato a sfruttare questa opportunità. È davvero così? Il settore del trading online registra questo crescente aumento d’interesse o lo ignora? Una prima significativa risposta arriva dal responsabile retail di Twice, Michele Pertile: «I numeri sono esigui e la percentuale del volume di eseguiti in Etf rispetto all’azionario è bassissima. Tuttavia la tendenza è verso un aumento davvero consistente.
Per esempio, rispetto alla fine del primo trimestre 2004 la media degli eseguiti mensili a gennaio 2005 è cresciuta di 10,7 volte e di 32 volte rispetto a metà dicembre». Anche i super-trader delle sim specializzate, quindi, si sono accorti della novità. «Ma non dimentichiamo – precisa Pertile – che tra i nostri clienti vi sono anche promotori o consulenti che operano per conto di terzi. Anche questo segmento è in forte crescita».
Una conferma arriva anche da Bregliano Sim. «I numeri in termini di eseguiti sono assolutamente marginali – afferma infatti il responsabile marketing Davide Ferretti – con un trend stabile. Certamente stiamo notando un progressivo aumento di interesse da parte di quei trader che hanno un approccio più da cassettisti». La crescita è però più evidente per le banche virtuali che, per quanto fortemente focalizzate sul trading, hanno un’ampia base di più tranquilli risparmiatori.
«Il 10% dei nostri clienti già li utilizza – sottolinea Vincenzo Tedeschi, responsabile marketing di Iw Bank – e la tendenza di eseguiti e volumi nell’ultimo anno è in forte crescita in particolare per il retail, grazie ai nostri piani automatici di accumulo proprio sugli Etf. E anche se per gli scalper non è certo lo strumento ideale, leva e short, intraday e overnight hanno spinto qualche trader attivo a usarli. È invece un valido strumento per i trader di posizione o per gli investitori, che possono utilizzarlo per comprare un indice senza utilizzare derivati o cw. Inoltre, il book è sempre liquido per la presenza del market maker, quindi è sempre possibile entrare e uscire dall’investimento».
Numeri interessanti anche per We@bank (Bpm), che ha visto operare sugli Etf il 100% in più dei clienti nel 2005 rispetto al 2004 (pari all’8% della clientela totale), aumentare del 200% il numero degli eseguiti e del 250% il controvalore. «ll successo è giustificato dal fatto che gli Etf uniscono i vantaggi tipici delle azioni a quelli peculiari dei fondi comuni – dichiara Stefano Cioffi, responsabile dell’area finance di We@service – L’operatività sugli Etf nel corso dell’ultimo periodo è aumentata sia per i privati sia per gli istituzionali. Questo interesse si è tradotto in un aumento degli scambi, a tutto vantaggio della liquidità e della trasparenza».
«Siamo il primo intermediario del segmento Etf con una quota di mercato del 15% e con punte del 20% – fanno poi sapere da Fineco, confermando il trend – Nel primo semestre 2005, gli ordini sui 326 Etf che offriamo sono cresciuti costantemente. E la maggior parte dei clienti Fineco che negozia gli Etf dimostra un grande interesse anche per obbligazioni e pronti contro termine. Inoltre, tra il 2004 e il 2005 non solo è aumentato il numero degli eseguiti sugli Etf, ma è anche diminuito l’importo medio: questo a conferma che al mercato degli Etf si stanno avvicinando anche i piccoli risparmiatori». Entro pochi giorni Fineco offrirà la possibilità di operare in leva intraday su un paniere di 15 Etf sugli indici.
Ennesima conferma arriva infine da Sella.it: «I clienti operativi su Etf – afferma la portavoce dell’istituto biellese – sono passati dall’11% sul totale azionario dei primi sei mesi 2005 al 18% negli ultimi tre mesi (a fine novembre, ndr); gli eseguiti dallo 0,7% del primo semestre 2005 all’1,3% degli ultimi mesi del 2005 sul totale azionario e cw; il controvalore transato e gli eseguiti sono raddoppiati nel secondo semestre 2005 rispetto ai primi sei mesi. Pensiamo – concludono da Sella.it – che agli Etf sia per ora interessata una clientela di nicchia, ma che in futuro ci saranno spazi di sviluppo per il trading e come forma di diversificazione del portafoglio».
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