Non e’ una bella fotografia, alla borsa di New York, dove prezzi hanno chiuso in forte calo su tutto il fronte. Ecco il quadro finale: S&P 500: -22,16 punti (-1,66%) a quota 1.313,05. Dow Jones: – 231,12 (-2,17%) a quota 10.417,06. Nasdaq: – 43,49 (-1,49%), a quota 2.872,46.
Il clima negativo e’ dovuto al ribasso dei titoli obbligazionari, e al parallelo rialzo dei rendimenti. Il titolo a 30 anni a Wall Street viene oggi considerato piu’ attraente, per cui le grandi istituzioni finanziarie hanno cominciato a disinvestire dall’azionario, per andare sull’obbligazionario. Il bond a 30 anni ha chiuso con un rendimento del 6,23%.
L’ondata di vendite – indiscriminata su tutto il listino – e’ stata amplificata anche da altri fattori: 1) il dollaro debole, l’annuncio di alcuni utili non in linea con le aspettative (soprattutto Raytheon e Intel: quest’ultima ha mancato clamorosamente la stima degli analisti); 3) lo smobilizzo dei titoli ultra-speculati dell’internet. Nel settore dei <.com> rimangono infatti ancora valutazioni estremamente alte. Il Nasdaq e’ calato dell’1,5% ma non bisogna dimenticare che dall’inizio dell’anno ha messo a segno una performance del 32%.
Nella seduta odierna ha dominato il ”sell” anche perche’ sul fronte dei tassi d’interesse le notizie potrebbero all’improvviso peggiorare. Questa settimana l’amministrazione Usa comunichera’ i dati sui prezzi all’ingrosso e sulla produzione industriale. A quel punto il mercato potra’ valutare se la Federal Reserve avra’ bisogno di aumentare i tassi d’interesse, per la terza volta quest’ anno.