Economia

Il Brasile è in una fase depressiva sempre più grave

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NEW YORK (WSI) – Il Brasile è impantanato in una crisi economica e politica senza precedenti. La banca d’affari più importante al mondo, Goldman Sachs, ha appena detto che la settima economia al mondo è entrato a piedi uniti in una fase recessiva molto grave.

Il Pil ha subìto un calo maggiore del previsto nel terzo trimestre, con una revisione peggiorativa del Pil anche nei trimestri precedenti. Sono già tre trimestri di fila che il Pil è in contrazione: si tratta di una fase depressiva grave, con la prospettiva che il 2015 nel suo complesso possa vedere una flessione del 3,5%.

Nel frattempo, come se non bastassero i dati macro pessimi, gli scandali politici e di corruzione di imprenditori ed élite al potere non sono mai finiti e, anzi, non fanno che aumentare le pressioni perché venga portato avanti l’impeachment della presidente Dilma Rousseff.

Il ‘butterfly effect’ della globalizzazione

Il dollaro forte sta infliggendo un duro colpo ai mercati emergenti come il Brasile, e se la Federal Reserve finirà per alzare i tassi di interesse questo mese, cosa che viene data ormai per scontata dagli investitori, saranno dolori.

Il sistema finanziario globalizzato è interconnesso come mai prima d’ora e le decisioni prese dalla banca centrale Usa hanno veramente conseguenze sul piano internazionale. È il butterfly effect economico della globalizzazione. Un battito d’ali di farfalla dall’altro capo del mondo può avere influenze sulla vita in un luogo agli antipodi.

La liquidità creata aritficialmente dalla Fed e fatta fluire nei mercati in via di Sviluppo come il Brasile nel periodo post crisi ha creato poi un effetto collaterale boomerang. Il Sud America non è la sola regione in crisi. Anche Cina e Russia e Sudafrica sono in gravi difficoltà e l’unico paese del blocco Brics ad essere ancora in salute è l’India.

Ma in tutto questo il Brasile è forse quello che più di tutti farè estremamente fatica a evitare un disastro.

Fonte principale: Bloomberg