Economia

Il G7 respinge la richiesta per il pagamento in rubli del gas russo

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I ministri dell’Energia dei pesi del G7 respingono le richieste del presidente russo Vladimir Putin secondo cui i paesi “ostili” debbano pagare il gas russo con i rubli, Lo ha affermato il ministro tedesco dell’economia e della protezione del clima Robert Habeck dopo i colloqui con i suoi omologhi.

“Tutti i ministri del G7 hanno convenuto che si tratta di una chiara e unilaterale violazione dei contratti esistenti”, ha detto ai giornalisti Habeck dopo una conferenza online con i ministri dell’energia del G7.

I ministri hanno sottolineato ancora una volta che i contratti conclusi in dollari o euro sono validi e le aziende devono rispettarli. Il pagamento in rubli è inaccettabile e invitiamo le aziende interessate a non assecondare la richiesta di Putin, ha affermato Habeck.

“Il tentativo di Putin di dividerci è ovvio, ma come potete vedere da questa grande unità e determinazione, non saremo divisi” ha precisato Habeck.

Le richieste di Putin sui pagamenti in rubli

La scorsa settimana il presidente della Russia Putin aveva richiesto che il pagamento delle forniture di gas e petrolio venga effettuato in rubli e non più in dollari o euro come invece prevedono i contratti firmati in passato.

Gli economisti hanno affermato che la mossa sembrava progettata per cercare di sostenere il rublo, che è crollato sui mercati valutari da quando Putin ha invaso l’Ucraina il 24 febbraio e i paesi occidentali hanno risposto con sanzioni di vasta portata contro Mosca. Ma alcuni analisti hanno espresso dubbi sul fatto che avrebbe funzionato.

La scelta di Putin andava nella direzione di cambiare i parametri di riferimento valutari rispetto ai valori di mercato delle materie prime energetiche come gas e petrolio.

In pratica la scelta di Putin, ha aperto una via nuova, probabilmente a favore della Cina, per quotare gas e petrolio. L’effetto più importante, però è legato al cambio della moneta. Se il Rublo scende troppo, noi pagando in Rubli finiremo per avere un impatto di costo sempre più alto, con costi sempre più alti.

Lunedì scorso i giornalisti hanno chiesto se la Russia potesse tagliare le forniture di gas naturale ai clienti europei se rifiutassero la richiesta di pagare in rubli, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha affermato in una teleconferenza che “chiaramente non forniremo gas gratuitamente”