I prezzi del gas naturale in Europa hanno ampliato le perdite nella sessione di oggi poiché le previsioni meteorologiche hanno indicato temperature più calde, ritardando ulteriormente l’inizio della stagione del riscaldamento.
I future di riferimento sono scesi ulteriormente, dopo un crollo dell’8,2% di ieri. È previsto un clima più mite in Scandinavia, mentre la prossima settimana dovremmo avere temperature superiori alla norma per l’Europa sudoccidentale.
I timori che un’ondata di freddo possa inasprire il mercato del gas, che è già a rischio con flussi ridotti dalla Russia, hanno aumentato la volatilità nelle ultime settimane. L’Europa ha uno stoccaggio quasi completo, che dovrebbe fungere da cuscinetto per l’inverno, ma il mercato rimane esposto alle tendenze meteorologiche e a qualsiasi ulteriore riduzione dell’offerta. I prezzi del gas sono ancora più di tre volte superiori alla media degli ultimi cinque anni.
Specialisti e autorità continuano a sollecitare la popolazione a risparmiare gas. “Siamo in una situazione migliore, ma ciò non significa che dovremmo rilassarci”, ha dichiarato giovedì Catherine MacGregor, amministratrice delegata di Engie SA, al Bloomberg New Economy Forum di Singapore. “Sui prezzi, ci si può aspettare una volatilità continua“.
Nel frattempo, l’Unione Europea sta continuando i colloqui per definire le modalità per limitare i picchi dei prezzi del gas in vista di una riunione dei ministri dell’energia la prossima settimana. I parametri esatti per attivare un cosiddetto meccanismo di correzione del mercato sul Dutch Title Transfer Facility sarebbero fissati in anticipo, per evitare lunghe procedure decisionali, secondo un documento della Commissione europea condiviso con gli Stati membri martedì.