MILANO (WSI) – Dopo l’esplosione del terminal di Baumgarten in Austria che ha paralizzato le forniture, torna regolare il flusso di gas dalla Russia all’Italia.
“Posso confermare che siamo riusciti a rimettere in funzione tutte le linee prima della mezzanotte e che sono tutte produttive al 100 per cento”.
Così ha dichiarato Harald Stindl, co-presidente di GasConnect Austria, la società che gestisce l’hub. Ieri a seguito della notizia il prezzo all’ingrosso del gas in Italia si era impennato dell’87% a 44,50 euro per megawattora. In forte aumento anche i prezzi del gas scambiato sul mercato britannico (+32%, il livello più alto dal 2013).
Questo perché il nostro paese è tra i Paesi europei quello con la più alta dipendenza di energia dalla Russia, visto che rappresenta circa il 35% dei consumi energetici e il 40% della produzione di energia elettrica. Per questo si comprende benissimo come dall’incidente di Baumgarten è scattato l’allarme in Italia. Lo sa bene il ministro dello sviluppo economico Carlo Calenda parlando nel corso di un’intervista al Gr1 Rai in cui ha escluso che dall’incidente possano derivarne rincari sulle bollette.
“Il tema è avere flussi di gas diversificati da L’I perché se questo incidente fosse andato diversamente ci avrebbe messo pesantemente sotto stress sia dal punto di vista degli approvvigionamenti che dei prezzi (…) Risalite del prezzo del gas a carattere speculativo ci impegniamo a combatterle perché fa parte del nostro lavoro; ma rincari derivanti direttamente da questo incidente, con la riapertura dei flussi, non dovrebbero essere sensibili nella bolletta degli italiani. Un po’, poco, di più nella bolletta delle imprese”.