Nel giugno del 2017 la World Bank ha emesso due classi di titoli obbligazionari per un valore complessivo nominale di 320 milioni di dollari.
Si tratta di titoli costituiti per far fronte ad eventuali catastrofi planetarie. Pandemie per la precisione, Pandemie da Coronavirus. Curioso no?! Si tratta in pratica di una “scommessa finanziaria” su un evento catastrofico qual è una pandemia.
Le due tranche hanno le seguenti caratteristiche: Class A, per 225 milioni di dollari, ha un tasso del 6,9% pagato con cedola mensile, Class B per 95 milioni di dollari, ha un tasso dell’11%, anche questo liquidato mensilmente. Questi titoli hanno come scadenza il 15 luglio 2020.
I Pandemic Bond prevedono tassi d’interesse altissimi rispetto al mercato. Ma l’alto rendimento è controbilanciato dall’alto rischio potenziale. Infatti, i titoli obbligazionari prevedono la liquidazione del capitale (perdita per i sottoscrittori) in caso di pandemia da Coronavirus sempre che questa venga riconosciuta da parametri oggettivi e dall’individuazione dell’effettivo stato di Pandemia, da parte della Organizzazione Mondiale della Sanità.
Insomma, tecnicamente, se la Pandemia, così come sembra stia avvenendo ora, si materializzasse negli anni di durata del titolo (2017-2020) i sottoscrittori perderebbero tutto il loro capitale (ad eccezione delle cedole incassate) a favore dei Paesi Pandemici. Se invece la Pandemia non si verificasse, i sottoscrittori potrebbero recuperare l’intero capitale più le importanti cedole d’interesse ricevute.