ROMA (WSI) – La Giunta per l’immunita’ del Senato ha accolto all’unanimità la proposta del presidente Dario Stefano di votare mercoledì sera. Questo è il calendario dei lavori: lunedì, dalle 15 alle 20; martedì, dalle 9 alle 14; mercoledì, dalle 20.30 in poi dichiarazioni di voto e voto.
“Io penso che si vada verso quello che tutti auspicavamo: che ci sia una condivisione di tempi e di regole per portare avanti quello che è nelle cose”. Lo ha detto a Barletta, parlando con i giornalisti a margine di un incontro, il presidente del Senato, Pietro Grasso, a proposito dell’accordo trovato nella Giunta per le elezioni.
Sul fronte del Pd, Massimo D’Alema dice: “Mi meraviglia il Pdl che per Berlusconi chiede una soluzione politica. Lasciamola fuori, perché la legge è legge e si deve applicare”.
Sul lato opposto, il ministro Quagliariello osserva: ‘Sembra quasi che in giunta si stia facendo una corrida; ho paura che lavorino perché rimanga tutto tale e quale’.
E Maurizio Gasparri accusa: “Una parte del Pd ha avvelenato il clima per far cadere il governo Letta”.
“Sono un po’ rasserenato perchè finalmente, con l’accordo di tutti, è stata individuata una data per votare sulla relazione” e “credo che il Paese non ne potesse più di avere giorno dopo questa fibrillazione”. Lo ha detto il segretario del Pd Guglielmo Epifani parlando al Tg3 delle decisioni della giunta del Senato.
“Mercoledì – ha aggiunto – si voterà e ci saranno i tempi per arrivare ai primi di ottobre al voto definitivo”. Epifani ha poi ribadito: “confermo la nostra posizione in base a cui legge uguale per tutti”.
“Il problema non è quello dei tempi ma quello dell’accanimento giustizialista. Che e’ una sorta di aids politico che ha colpito larga parte del Pd. Infatti, di fronte ai dubbi e agli interrogativi di tanti esperti del diritto quale sarebbe la tragedia se la giunta per le elezioni ponesse un quesito ad una Corte Costituzionale che peraltro garantisce ‘lor signori’ da ogni punto di vista?”. Lo afferma Fabrizio Cicchitto, presidente della commissione Esteri alla Camera.
“Purtroppo la cecità politica mista al fanatismo sono pessimi consiglieri. Non ci resta che rimpiangere la lucidità politica dei grandi comunisti stalinisti come Togliatti che ebbero l’intelligenza di far decollare la prima Repubblica con un atto di pacificazione che riguardava addirittura dei terribili crimini – conclude – I loro minuscoli epigoni, al netto delle battute e dei lazzi del sindaco di Firenze, vogliono proprio chiudere la seconda Repubblica con un atto che oltre ad essere fazioso e’anche stupido”.
“Non possiamo arretrare nemmeno di un millimetro su questa vicenda, è in discussione la concessione stessa della democrazia. Andremo in fondo votando a favore della decadenza di Silvio Berlusconi e non per liberarci di un avversario politico ma per affermare i principi dello Stato di diritto”. Così Gianni Cuperlo, candidato alla segreteria del Pd, intervenendo alla festa dei giovani democratici. “Terremo questa linea anche di fronte ai rischi e ai pericoli che potrebbero profilarsi per quel che riguarda la stabilità di Governo”, ha aggiunto l’esponente dem precisando tuttavia come non sarà il Pd a togliere la fiducia all’esecutivo Letta. “Noi sosterremo questo governo, non saremo noi a farlo cadere”, ha evidenziato Cuperlo ponendo in primo piano l’esigenza di cambiare il Porcellum: “la riforma elettorale è la priorità assoluta, non torneremo più a votare con le vecchie regole”. (ANSA)