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Il Grand Tour secondo Van Cleef & Arpels

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Un incredibile viaggio da Londra a Parigi, attraversando le Alpi per arrivare a Venezia, Firenze, Roma e Napoli alla scoperta della nuova collezione di Alta Gioielleria della Maison francese

A cura di Elisa Copeta

Quando, nel 1910, André Suarès decise di pubblicare il resoconto del suo viaggio in Italia alla scoperta delle principali città d’arte dello Stivale e dei maestri del Rinascimento ne Le Voyage du Condottière raccontò che “come tutto ciò che conta nella vita, un bel viaggio è un’opera d’arte: una creazione”. Nato in Inghilterra nel XVI secolo, il Grand Tour si diffuse tra il XVIII e il XIX secolo tra i giovani aristocratici che sceglievano di intraprendere un lungo viaggio nel continente europeo della durata di due o tre anni per completare la loro percorso educativo, forgiare il proprio carattere, ampliare la propria cultura e prepararsi all’ingresso in società. Vivamente consigliata, questa esperienza prevedeva due mete d’obbligo, la visita di Parigi e delle principali città italiane per aver l’opportunità di studiare in maniera pratica le arti e le lettere e di osservare e scoprire i monumenti più celebri dei luoghi visitati durante il percorso.

Seguendo quindi i passi di Suarès e dei viaggiatori che hanno compiuto il Grand Tour nel corso degli anni, anche la Maison francese Van Cleef & Arpels ha deciso di ri-percorrere questo viaggio che ha influenzato il panorama artistico e culturale europeo nella sua nuova collezione di Alta Gioielleria: i suoi circa settanta gioielli invitano alla contemplazione della creatività della Maison, riscoprendo l’eccellenza del suo savoir-faire e della sua predilezione per le gemme uniche. Questo percorso ha permesso alla Maison di riaffermare il proprio interesse per le arti, dimostrando che in definitiva il viaggio è un’opera creativa. E quindi ecco che nella collezione di Alta Gioielleria Grand Tour raconté par Van Cleef & Arpels collane scultoree e orecchini pendenti richiamano i gioielli del Rinascimento mentre bracciali manchette riproducono fedelmente l’architettura dei monumenti, al pari dei micromosaici del passato così come le stupefacenti spille composte da cammei e intagli antichi.

Per riprodurre la bellezza degli scritti e delle opere osservate durante il Grand Tour, Van Cleef & Arpels si avvale dei suoi expertise: l’estro del suo studio creativo, l’occhio esperto dei gemmologi e il savoir-faire dei suoi atelier di Alta Gioielleria. I designer e gli artigiani della Maison hanno così dato vita a creazioni immaginate come veri e propri ricordi di viaggio, che invitano all’evasione e alla contemplazione.

La collezione comprende collane e bracciali che compongono paesaggi ricchi di contrasti, mentre le spille, lavorate a tutto tondo, offrono volumi scultorei che dissolvono il confine tra gioielleria e oreficeria. Gli orecchini illuminano il viso ispirandosi allo stile degli chandelier barocchi o del bauletto etrusco, mentre gli anelli acquistano rilievo grazie a linee definite e colori luminosi. Ogni creazione è immaginata come un quadro ricco di dettagli realizzati con cura. Attraverso l’utilizzo di differenti tecniche, anche l’oro assume aspetti diversi: martellato per dare vita a giochi di riflessi, si trasforma in generosi motivi godron splendenti di luce, in perle sfavillanti o ancora in forme strutturate scandite dalle diverse tecniche di lucidatura.

Le Grand Tour raconté par Van Cleef & Arpels, ecco le tappe della collezione:

Prima tappa, Londra. Spilla “Dea Eterna” in oro giallo, oro bianco, oro rosa, uno zaffiro rosa taglio ovale di 3,47 carati (Madagascar), zaffiri, lapislazzuli, una perla grigia di coltura e diamanti.

Seconda tappa, Parigi. Orecchini “Lucendi” in oro rosa, oro bianco, due rubelliti taglio ovale di 11,48 e di 10,14 carati, zaffiri malva e diamanti.

Terza tappa, Le Alpi. Collana con pendente amovibile “Regina Montium” in oro bianco, una tormalina blu-verde taglio ovale di 27,70 carati, una tormalina blu-verde taglio cuscino di 16,26 carati, zaffiri, acquemarine, tanzaniti e diamanti.

Quarta tappa, Venezia. Bracciale “Escale Au Palais” in oro bianco, oro rosa, zaffiri, rubini, tormaline blu e verdi, granati tsavorite, diamanti; collana e spilla “Reine de l’Adriatique” con elementi intercambiabili in oro bianco, oro rosa, uno zaffiro taglio ovale di 9,40 carati (Birmania), zaffiri, lapislazzuli, turchese e diamanti.

Quinta tappa, Firenze. Collana e orecchini “Villanova” con pendenti amovibili in oro bianco, oro rosa, 9 rubelliti taglio cabochon per un totale di 110.04 carati e diamanti.

Sesta tappa, Roma. Sautoir trasformabile “Jardin de Mosaïque” in oro bianco, uno smeraldo esagonale inciso di 56,97 carati (Colombia), due smeraldi taglio pan di zucchero di 3,37 e 3,28 carati (Colombia), 1.070 sfere di smeraldo per un totale di 546,50 carati (Colombia), un diamante EVVS1 taglio Asscher di 1,01 carati, diamanti; anello “Teatro” in oro giallo, oro bianco, uno smeraldo taglio pan di zucchero di 3,93 carati (Zambia) e diamanti. 

Settima tappa, Napoli. Collana “Ninfe” in oro rosa, oro bianco, una rubellite taglio cuscino di 24,02 carati, due rubelliti taglio ovale di 12,44 e 11,52 carati, zaffiri rosa, rubini, granati spessartite, corallo rosso e pelle d’angelo e diamanti.