Già da qualche mese i sondaggi premiavano il Movimento 5 stelle in caso di ballottaggio col Partito democratico, ora, però, il sorpasso avverrebbe già nel primo turno: secondo il sondaggio Demos contenuto nell’ultima edizione di Atlante Politico i pentastellati raccolgono il 32,3% dei consensi, contro il 30,2% del Pd. Non sono tanto i democratici a perdere quota, quanto i grillini a guadagnarne, a discapito di tutte le altre formazioni politiche. Infatti, rispetto alla rilevazione di aprile il Pd perde solo lo 0,1%, mentre il M5s avanza di ben cinque punti percentuali. Il partito maggiormente ridimensionato negli ultimi mesi è Fratelli d’Italia, la cui quota è quasi dimezzata nel giro di due mesi, dal 5,4 al 2,7%; arretra anche la Lega Nord di Matteo Salvini, dal 13,5% di aprile all’11,8% di giugno. Nonostante la sostanziale stabilità del Pd nell’ultimo anno (nel giugno 2016, il consenso era al 32,2%) è l’exploit dei 5 stelle il vero elemento nuovo emerso negli ultimi mesi: sono 8,2 i punti percentuali conquistati nell’ultimo anno, segno che una quota sempre maggiore di italiani stanno valutando il movimento fondato da Beppe Grillo come una vera alternativa di governo e non come un semplice voto di protesta, che tipicamente si sgonfia in fretta.
Il divario fra Pd e M5s, come prevedibile, si allarga anche nel caso di ballottaggio: se ad aprile il confronto era favorevole ai grillini col 51,8% dei voti, adesso lo col 54,7%.
Le dinamiche del consenso a livello dei partiti coincidono anche nel caso dei rispettivi leader: Matteo Renzi, rispetto allo scorso aprile, mantiene la stessa percentuale di gradimento al 40%, ma viene superato dal pentastellato Luigi Di Maio, cresciuto dal 35 al 41%, notevole anche il recupero di Beppe Grillo, dal 30 al 38%. Anche in questo caso, diminuisce l’appeal sia per Matteo Salvini, leader della Lega, sia per Giorgia Meloni, entrambi in calo di un punto, al 36%.