Il Manchester United, il più ricco club di calcio del mondo, ha registrato nel primo semestre fiscale, terminato il 31 gennaio scorso, un utile netto di £30,9 milioni (€50,3 milioni), in crescita del 79% rispetto ai £17,3 milioni (€28,2 milioni) dell’analogo periodo del 2001.
Il risultato è stato raggiunto grazie anche alle cessioni di Andrew Cole e Yaap Stam.
Gli utili per azione sono raddoppiati passando da 4,5 a 9 pence per azione, mentre il dividendo aumenterà del 5%, a 64 pence per azione (da 61 pence).
Bene il fatturato, salito del 13,6% su base annuale a £81,80 milioni (€133,2 milioni), trascinato soprattutto dall’incremento dei diritti televisivi che hanno raggiunto i £24,2 milioni (€39,4 milioni), +60%.
Per il prossimo semestre le aspettative della società, però, sono meno ottimistiche a causa dell’aumento del peso degli stipendi dei giocatori, che raggiungeranno il 50% del fatturato, contro l’attuale 39%,
Inoltre il contratto con l’attuale sponsor tecnico, la Umbro, scade il prossimo aprile, mentre l’accordo con la Nike (£303 milioni o €493,3 milioni da “spalmare” su 10 anni) inizierà soltanto in agosto, lasciando scoperta la società per alcuni mesi.