Il Metaverso ha visto nel 2022 un vero e proprio boom, essendo considerato da molti il futuro, non solo di internet e delle imprese, ma anche della vita in generale. Le discussioni sul web 3.0 sembrano continuare anche quest’anno, ma l’entusiasmo verso il tema da parte dei risparmiatori sembra si stia raffreddando.
Dall’ultimo numero di The Cerulli Edge — European Monthly Product Trends, emerge come il Metaverso sia il tema in più rapida crescita in termini di numero di nuovi fondi di investimento europei lanciati, con diversi asset manager tra i più blasonati che stanno lanciando fondi sul tema. L’apripista è stata Quantology che, nel giugno 2021, aveva lanciato il primo fondo UCITS sul Metaverso in Europa.
A livello globale, a dicembre 2022 si contavano 59 fondi tematici esposti direttamente o indirettamente al Metaverso, inclusi 35 ETF. In Europa invece sono circa una dozzina i fondi aperti e gli ETF che puntano sul Metaverso lanciati dai principali fornitori, tra cui Fidelity, Franklin Templeton, iShares e Legal & General, con un patrimonio in gestione di 98 milioni di dollari a gennaio 2023. Nonostante la varietà di proposte, i flussi di investimento verso questi veicoli rimangono però modesti o bassi.
Perché i risparmiatori non puntano sul Metaverso
Secondo gli analisti di Cerulli Associates, le motivazioni della titubanza dei risparmiatori sono da ricercare nei timori per la complessa congiuntura di mercato, nel ritorno alla realtà non virtuale dopo la fine della pandemia e nella mancanza di conoscenza verso la nuova tecnologia e sulla sua integrazione con l’asset speculativo per eccellenza: le criptovalute.
“Alcuni gestori stanno adottando un approccio attendista in questo settore nel tentativo di identificare meglio le migliori nuove idee che potrebbero attirare l’interesse degli investitori ed evitare di correre il rischio di danni reputazionali, considerati i recenti problemi che hanno travolto lo spazio crittografico”, spiega Fabrizio Zumbo, direttore di Cerulli Associates, che aggiunge: “la leva ESG può dare una spinta agli investimenti nel settore”.
Cerulli ha identificato però anche elementi positivi. Ad esempio il fatto che Goldman Sachs abbia previsto che il mercato del Metaverso arriverà al suo apice a valere circa 12 trilioni di dollari a livello globale, mentre il gruppo di ricerca Gartner prevede che il 25% degli adulti trascorrerà almeno un’ora al giorno nel Metaverso entro il 2026.
Gli asset manager che sapranno sfruttare le opportunità offerte dalla realtà virtuale godranno di vantaggi competitivi per due motivi: le strategie tematiche tendono a giustificare i premi sui costi, mentre la mancanza di un perimetro definito consente alle strategie focalizzate sul Metaverso di differenziarsi più facilmente che in altri settori. Ma quali sono nel dettaglio i fondi con cui gli investitori europei possono investire nel Metaverso?
I fondi europei per investire nel Metaverso
Il più grande fondo tematico sul Metaverso è l’Axa WF Metaverse, che è stato lanciato nell’aprile 2022 e ha raccolto 37,4 milioni di euro fino alla fine di novembre 2022. Axa WF Metaverse è un fondo azionario multi-cap a gestione attiva che mira a investire in società che svolgono un ruolo nella convergenza del mondo digitale e fisico.
Segue il fondo Invesco Metaverse che, dal lancio nel giugno 2022, è arrivato a gestire 33 milioni di euro e che si concentra su sette diversi settori: i sistemi operativi e informatici di nuova generazione; l’hardware, cioè i dispositivi per accedere al metaverso; le reti e il loro potenziamento per un’iperconnettività in tempo reale; piattaforme immersive sviluppate con Intelligenza Artificiale, blockchain e realtà aumentata; gli strumenti di interscambio, di pagamento e i protocolli necessari per integrare i due mondi e infine i contenuti, i servizi e gli asset che consentiranno la digitalizzazione dell’economia reale, dal gaming allo shopping, dallo sport all’entertainment.
Al terzo posto troviamo l’ETC Group Global Metaverse Ucits ETF, con 5,9 milioni di euro di asset in gestione.