ROMA (WSI) – Papa Francesco ha ammesso che nella Curia romana esiste una “corrente di corruzione”, e che c’é una “lobby gay” in Vaticano, aggiungendo che “bisogna vedere cosa possiamo fare al riguardo”, durante un’udienza con rappresentanti di religiosi e religiose dell’America Latina. Giovedì scorso, il pontefice ha ricevuto i delegati della Confederazione di Religiosi Latinoamericana e dei Caraibi (Clar), e sul sito web cileno Reflexion y Liberacion è stato pubblicato un resoconto dell’incontro, con varie frasi significative del Papa. Interrogato sulla sua volontà di riforma, Francesco ha risposto:
“Eh sì, è difficile. Nella curia c’é gente santa, santa davvero. Ma esiste anche una corrente di corruzione, anche questa esiste, è vero. Si parla di una lobby gay ed è vero, è lì… Ora bisogna vedere cosa possiamo fare al riguardo”. “Non posso essere io a fare la riforma, queste sono questioni di gestione e io sono molto disorganizzato, non sono mai stato bravo per questo”, ha ammesso il Papa, aggiungendo che ha fiducia nella commissione cardinalizia che ha creato con questo incarico.
“Lì abbiamo a (Oscar) Rodriguez Maradiaga, che è latinoamericano, e che da la battuta, c’é anche (Francisco Javier) Errazuriz, e sono molto ordinati. Anche quello di Monaco di Baviera (Reinhard Marx) è molto ordinato: loro sapranno portarlo avanti”, ha indicato Francesco. Il direttore della sala stampa vaticana, padre Federico Lombardi, interpellato sulla vicenda, ha detto di non avere “alcuna dichiarazione da fare sui contenuti della conversazione” dato che si trattava di “un incontro di carattere privato”.
SAN PIETRO NON AVEVA UN CONTO IN BANCA – “San Pietro non aveva un conto in banca, e quando ha dovuto pagare le tasse il Signore lo ha mandato al mare a pescare un pesce e trovare la moneta dentro al pesce, per pagare”. Lo ha detto oggi papa Francesco nell’omelia della messa a Santa Marta, dedicata alla “povertà” e “gratuità” con cui deve agire la Chiesa.
PER OPERE CHIESA NON SI AGISCA DA IMPRENDITORI – La “povertà” che deve caratterizzare la Chiesa “ci salva dal diventare organizzatori, imprenditori”, ha detto il Papa nella messa a Santa Marta. “Si devono portare avanti le opere della Chiesa, e alcune sono un po’ complesse; ma con cuore di povertà, non con cuore di investimento o di un imprenditore”, ha aggiunto.
UNA CHIESA RICCA E’ UNA CHIESA VECCHIA,SENZA VITA – Se si vuol fare “una Chiesa ricca”, allora “la Chiesa invecchia”, “non ha vita”. “La Chiesa non è una ong”, ha ribadito, “nasce dalla gratuità” di cui “la povertà è un segno”.
TWITTER; NON DOBBIAMO AVERE PAURA DELLA SOLIDARIETA’ – “Non dobbiamo avere paura della solidarietà, di sapere mettere ciò che siamo e che abbiamo a disposizione di Dio”. Questo è il testo del nuovo messaggio diffuso oggi da papa Francesco su Twitter. (ANSA)