Un nuovo libro “The last bluff” rivela dettagli prima nascosti sui piani dell’Unione europea per affrontare la situazione di una possibile Grexit, l’uscita della Grecia dall’euro quando il Paese si trovava sull’orlo del fallimento. Il piano top-secret era stato archiviato nel 2012, anno in cui le finanze della Grecia erano già in difficoltà , la crisi economica si era accentuata e appariva lo spettro del default.
Il documento venne chiamato in codice “L’adesione della Croazia all’Unione europea” per nascondere che si trattava di uno scenario da giorno del giudizio per il paese più a sud. La diffusione di qualsiasi accenno al documento avrebbe mandato la Grecia più in profondità nella crisi, spaventato i mercati finanziari e scosso la fiducia nell’euro stesso. Poi, all’inizio di giugno 2015, la fase più grave della crisi in cui il nuovo round di negoziati per inadempienza sembrava essere in un vicolo cieco. Finché i negoziati non si sono conclusi il 13 luglio 2015 e l’Ue e la Grecia hanno dato il via a un terzo piano di salvataggio.
Nel frattempo, i preparativi dell’Unione europea per la catastrofe sono proseguiti, come dettagliato in un estratto pubblicato nel libro di Eleni Varvitsioti, The Last Bluff e riportato da Bloomberg. Uno dei capitoli del documento segreto esamina i costi netti di una Grexit. Una tabella calcola in dettaglio l’esposizione di ciascun paese della zona euro.
Secondo “The last bluff”, il piano segreto affrontava in dettaglio anche il passaggio del Paese dall’euro a una nuova dracma, spiegando per esempio che:
“I contratti in base al diritto greco verrebbero ridenominati e i dipendenti pubblici e i pensionati dovrebbero essere pagati nella nuova valuta così come le tasse dovrebbero essere pagate nella nuova dracma”.