Roma – Il “bello di Internet”, come lo descriveva una delle sue campagne pubblicitario più riuscite, è in vendita. E per la seconda volta, dopo le manifestazioni di inizio millennio, quando era in programma un pesante piano di tagli, i lavoratori di Virgilio.it, scendono in piazza preoccupati della loro sorte. (…)
Preoccupa la assai probabile cessione di Matrix al gruppo dell’imprenditore egiziano Naguib Sawiris, che controlla già l’altro grande portale italiano, Libero.it (Libero.it e Virgilio.it assieme raggiungono quasi 6.700.000 utenti unici giornalieri).
Gli oltre 300 impiegati del portale vogliono capire qualche spazio ci sarebbe – se previsto – per loro nel nuovo assetto successivo alla vendita. Il progetto di Sawiris, tramite il blocco Libero-Virgilio a cui si aggiungerebbe un altro pezzo, la società Joyent, anch’essa di recente acquisizione, sarebbe quello di creare un hub per la vendita di basati sulla nuvola alle piccole e medie aziende. Non è chiaro, in questo quadro, cosa ne sarebbe dei lavoratori attuali, che addebitano al management dell’azienda le difficoltà finanziarie che avrebbero portato alla cessione.
“Quello che ci preoccupa – sottolinea Delizia Ruta, delle Rus Cgil – è la mancanza di informazioni. Fino a poco tempo fa l’azienda non aveva confermato nemmeno che fosse in programma una vendita e a tutt’oggi, ufficialmente, non ci hanno detto nemmeno a chi. A Libero lavorano 180 persone e da noi 275 su Milano e 15 su Roma, e i due portali hanno servizi che si sovrappongono in molte aree. Se fosse Sawiris, come pare, a comprare Virgilio, come farà a tenerci tutti? Abbiamo bisogno di conoscere i piani dell’azienda per poter fare degli accordi”.
Matrix negli ultimi tre anni aveva avuto un bilancio positivo, con sempre nuovi investimenti. Il 2011 però, sottolineano le Rsu è stato un anno di svolta, in negativo, e di ridimensionamento. Il bilancio societario si è chiuso con una perdita di più di 16 milioni e i lavoratori della business unit Captive, che si occupavano della sezione Web per Telecom, sono stati internalizzati dalla Telecom stessa.
La protesta va in onda anche su Twitter, con l’hashtag “#occupyVirgilio”. La numerosità dei partecipanti alla manifestazione sarà importante per capire l’entità dei rapporti di forza all’interno della società. Se Matrix verrà ceduta a Sawiris sarà l’ennesimo caso di azienda italiana che passa sotto il controllo di imprenditori stranieri. A Virgilio erano interessanti anche due gruppi italiani, il Gruppo Espresso e Banzai, ma si sono ritirati a fine aprile dalla gara.
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