Il rialzo dei tassi della Bce? Un problema per i conti pubblici italiani, dice Giorgetti
La politica monetaria intrapresa dalla Bce per contrastare l’aumento dei prezzi ha un impatto sui conti pubblici italiani.
Questo l’avvertimento lanciato da Giancarlo Giorgetti, Ministro dell’Economia, il quale ha spiegato che la gestione della politica monetaria, il cui scopo ultimo è quello di andare a contrastare in maniera decisa l’inflazione, ha portato ad un rialzo dei tassi di interesse ad un livello sconosciuto fino a questo momento.
Fino alla metà dello scorso anno, il mondo, secondo Giorgetti, era abituato a vivere con tassi d’interesse zero o negativi. Questa situazione, sicuramente, pone dei problemi particolarmente seri, soprattutto a quei paesi che hanno dei bilanci fortemente indebitati come l’Italia.
I conti pubblici devono essere in ordine
Fino ad oggi, l’approccio del Governo sui conti pubblici è stato particolarmente prudente e responsabile.
A sottolinearlo è stato lo stesso Giancarlo Giorgetti, che ha poi proseguito spiegando che avere dei conti in ordine risulta essere un’esigenza assoluta per l’Italia, la quale, tra l’altro, ha anche l’obbligo di mantenere la fiducia dei mercati, per evitare l’aumento dei costi di finanziamento, che potrebbero portare a delle conseguenze dirette per le famiglie e le imprese.
Il Ministro ha poi spiegato che il debito, rispetto al Pil, si attesta al 144,7% nel corso del 2022: questo valore sarà il punto di riferimento in relazione anche alla discussa revisione della governance economica europea.
La strategia per ridurre il rischio recessione
Buone notizie, comunque vada, arrivano dal fronte dell’economia. Giorgetti ha sottolineato che, nel corso degli ultimi due anni, quella italiana ha mostrato una particolare capacità di ripresa e tenuta, anche se la pandemia aveva innescato una pesante crisi e le tensioni geopolitiche hanno caratterizzato il successivo contesto internazionale.
Il ministro spiega che “il miglioramento del quadro economico è visibile anche nei dati relativi agli investimenti e all’occupazione”. Il Governo, nel corso di questi mesi, si è concentrato sul tentativo di ridurre il più possibile il rischio recessione.
Per questo motivo ha attuato una strategia che si è basata principalmente su quattro pilastri:
- sfruttare le risorse a disposizione per continuare l’opera di mitigazione del costo dell’energia per le imprese e le famiglie; tra le misure messe in campo vi sono quelle a sostegno delle fasce più povere;
- avviare il graduale processo di riduzione del carico fiscale;
- attuare i programmi di investimento e riforme del Pnrr;
- reindustrializzare il nostro Paese in modo sostenibile.
A questo punto Giorgetti ha voluto sottolineare come “avere conti pubblici in ordine è un’esigenza assoluta per il nostro Paese, che deve mantenere la fiducia dei mercati sia per contenere i costi di finanziamento, sia per evitare ripercussioni che possano pesare sulla situazione di famiglie e imprese”.
Correzioni sui bonus edilizi, l’obiettivo è non mettere a rischio la sostenibilità dei conti pubblici
In questo contesto, Giorgetti ritiene che sia necessario inserire anche la correzione delle norme sui bonus edilizi, che è stata adottata dal governo qualche settimana fa.
Giorgetti spiega che se l’esecutivo non fosse intervenuto gli effetti della riclassificazione apportata da Eurostat al deficit del triennio 2020-2022 avrebbe potuto riguardare in maniera consistente gli anni successivi, con effetti anche sulla dinamica del debito.
In conclusione, Giorgetti ha poi confermato che “il Governo è costantemente impegnato a creare condizioni favorevoli a uno sviluppo economico robusto e che non metta a rischio la sostenibilità dei conti pubblici. È questa l’unica strada possibile per fare in modo che l’Italia possa continuare a sorprendere come fatto negli ultimi anni”.