NEW YORK (WSI) – Il successo degli investimenti islamici è assicurato. I musulmani rappresentano il 23% della popolazione mondiale, una percentuale che è destinata a salire al 30% nei prossimi 35 anni, vale a dire 2,6 miliardi di persone.
Tale comunità religiosa forma una maggioranza in ben 56 paesi nel mondo, alcuni dei quali dotati di un certo dinamismo economico, dei redditi in aumento e delle esigenze sempre maggiori a livello di prestazioni finanziarie e pensionistiche.
Motivo per cui anche l’industria finanziaria sta crescendo di pari passo con i tassi demografici. Il bisogno di investire dei grandi e potenti fondi sovrani islamici, che gesticono da soli e contando esclusivamente i paesi membri dell’Organizzazione della conferenza islamica (OCI) più di 1.500 miliardi did ollari, continua a crescere in maniera esponenziale.
Secondo Sandeep Singh, responsabile di Franklin Templeton in Malaysia, tale trend provoca dei forti impulsi economici nell’industria finanziaria islamica concentrata nel paese che conosce meglio, ma anche in Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti e Sudafrica.
Si calcola che il volume complessivo del patrimonio nei mercati valga più di 1.600 miliardi di dollari, 1.300 miliardi dei quali collocati sui conti bancari.
È altrettanto vero che attualmente il settore della gestione dei patrimoni vale 350 miliardi nel mondo, ma la cifra è destinata a crescere progressivamente ed è caratterizzatra da un grande dinamismo, con il business degli investimenti islamici che comincia a mettere le sue radici a Londra e in Svizzera.
Fonte: Le Temps
(DaC)