Il tasso di disoccupazione in Italia si attesta al 10,1% secondo quanto rilevato dall’Istat alla fine di marzo. Il dato è in sensibile miglioramento rispetto al 10,2% della precedente rilevazione.
Ciononostante, secondo quanto indicato dall’Istituto centrale di statistica, rispetto a febbraio 2020, ultimo mese prima della pandemia, gli occupati sono quasi 900 mila in meno e il tasso di occupazione è più basso di 2 punti percentuali.
Nello stesso periodo, l’occupazione è diminuita per tutte le categorie di lavoratori, ma il calo risulta più marcato tra i dipendenti a termine (-9,4%), gli autonomi (-6,6%) e i lavoratori più giovani (-6,5% tra gli under 35).
Sempre rispetto a febbraio 2020, nonostante il numero di disoccupati risulti stabile, il tasso di disoccupazione aumenta di 0,4 punti e il numero di inattivi è ancora superiore di oltre 650 mila unità, con il tasso di inattività più alto di 2 punti.
Rispetto a marzo dello scorso anno, evidenziano dall’Istat, le persone in cerca di lavoro risultano fortemente in crescita (+35,4%, pari a +652mila unità), a causa dell’eccezionale crollo della disoccupazione che aveva caratterizzato l’inizio dell’emergenza sanitaria; d’altra parte, diminuiscono gli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-2,1%, pari a -306mila), che a marzo 2020 avevano registrato, invece, una crescita straordinaria.