Il mondo assicurativo ha lanciato un messaggio forte e chiaro: prevenire è meglio che curare. Un diktat emerso dall’evento “Il valore dell’assicurazione” organizzato il 10 ottobre da Wall Street Italia nella splendida cornice di Terraza SACE in pieno centro a Milano. La seconda edizione dell’appuntamento dedicato al comparto assicurativo è servita a fare un po’ il punto su un 2024 che si sta affermando come l’anno della ripartenza per il mercato.
Gli obiettivi delle assicurazioni
Un’iniziativa che nasce dalla volontà, condivisa tra il direttore Leopoldo Gasbarro e il vicedirettore Massimiliano Volpe, entrambi moderatori dell’evento, di fare educazione finanziaria partendo dal tassello che deve costituire le fondamenta di ogni progetto finanziario e agevolare il dialogo tra le parti per migliorare la connessione tra domanda e offerta. L’industria assicurativa, ben rappresentata da alcuni dei suoi maggiori e accreditati esponenti, ha così analizzato dati e proiezioni che evidenziano le nuove esigenze delle famiglie italiane catturando l’attenzione di chi, in questo mondo, vuole vederci chiaro.
Gli speaker dell’evento
Ecco tutti gli speaker che hanno partecipato all’evento, arricchendolo sul piano dei contenuti in maniera importante: Maurizio Primanni, presidente e fondatore del Gruppo Excellence; Giovanni Tucci, Responsabile Bancassicurazione di Banco BPM; Francesco Geppa, Head of Property Business Solutions di SACE BT; Oliviero Aloisi, direttore commerciale di UniCredit Allianz Assicurazioni; Alberto Rossi, amministratore delegato di Mediolanum Vita; Roberto Carnicelli, co-fondatore e CEO di Eoliann; Antonio de Poli, Head of Group Life and Pension Funds di Generali Italia; Francesco Libutti, presidente di FONAGE; Armando Ponzini, direttore generale di BCC Vita; Roberto Novelli, responsabile dell’Ufficio Segreteria di Presidenza e del Consiglio di IVASS.
I rischi delle imprese
Ad aprire i lavori è stato Maurizio Primanni di Excellence, che ha fatto il punto sull’andamento del mercato. Poi, si è passati alla prima tavola rotonda, dedicata alla protezione tanto del capitale umano quanto delle imprese. Un tema importantissimo in questa fase.
Francesco Geppa di SACE BT ha puntato l’attenzione proprio sui rischi per le aziende: “Pensiamo che si debba fare education nei confronti delle imprese perché ovviamente la percezione che c’è stata finora del settore assicurativo probabilmente è stata di un settore che arrivava qualche istante dopo la catastrofe naturale. Partiamo da alcuni numeri, se abbiamo soltanto il 5% delle microimprese che ha una copertura catastrofale significa che qualcosa in questi anni è mancato. E allora dobbiamo guardare anche a cosa succede intorno, in riferimento agli altri Paesi dell’Unione Europea. Perché ovviamente noi con una sottoassicurazione così, una scarsa percezione dei rischi, quello che dobbiamo fare è regolamentarci. La Germania da sola riesce ad avere una penetrazione di mercato quasi del 50% sulle coperture per le catastrofi naturali, in Spagna abbiamo tra il 50 e il 75% di coperture e in Francia saliamo a una soglia compresa tra il 75 e il 100%. Quindi nel nostro Paese c’è spazio per crescere”.
“Il mondo assicurativo è evoluto è cambiato e sta cercando di seguire quelli che adesso sono dei trend indubbiamente molto acuiti. In particolare mi riferisco al tema del cambiamento climatico e delle catastrofi naturali, che se prima erano degli eventi rari tracciati appunto negli annali oggi diventano un po’ la quotidianità. Io credo che gli eventi cambiano, la sensibilità dei nostri clienti cambia e noi dobbiamo essere bravi a trovare delle risposte che siano sostenibili dal punto di vista del business ma soprattutto rispondendo a questi bisogni”, ha sottolineato Giovanni Tucci, Responsabile Bancassicurazione di Banco BPM.
L’importanza dell’health
“Sicuramente rispetto a quella che è la richiesta di assicurazione abbiamo visto che sul settore health si è acquisita una certa sensibilità: l’ 82% degli italiani vede la salute come una priorità, che è tra l’altro anche uno dei temi principali del PNRR con un’ipotesi di 20 miliardi da spendere a supporto del servizio sanitario nazionale che costa sempre di più. Sappiamo che la spesa per per la sanità in Italia vale circa 135 miliardi, poi se la rapportiamo rispetto al PIL sappiamo che siamo forse nella graduatoria tra gli ultimi in Europa quindi c’è molto da fare”, ha rimarcato nella seconda tavola rotonda, quella dedicata a longevity e long term care, Antonio de Poli, Head of Group Life and Pension Funds di Generali Italia.
Ha chiuso l’evento, lo speech di Roberto Novelli di IVASS, che ha ricordato l’importanza della cooperazione tra istituzioni e privati per raggiungere insieme gli obiettivi di prevenzione e copertura che possono garantire al nostro Paese un futuro economico più sereno.
Rivivi l’appuntamento
Per chi volesse, da qui, è possibile rivivere “Il valore dell’assicurazione”, guardando così tutti gli interventi e gli spunti emersi nel corso dei panel organizzati.