Economia

Immatricolazioni auto ripartono, il benzina sorpassa il diesel

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Il mercato dell’auto italiano, nel mese di ottobre, ha registrato una ripresa delle immatricolazioni con un incremento del 6,7% annuo, a quota 156.851. Il bilancio nei primi dieci mesi del 2019, tuttavia, resta negativo: -0,8% con 1.624.922 immatricolazioni.
Per il gruppo Fiat Chrysler, tornato al centro dell’attenzione per l’imminente fusione con Peugeot, il risultato di ottobre e dei primi dieci mesi è assai più duro: -1,9% nel mese scorso e oltre -10% di auto immatricolate da inizio anno. La quota di mercato si attesta al 23,81%.

Le diverse alimentazioni

Tra le tipologie di alimentazione crescono nel mese benzina (+17%), ibrido (+42,6%), elettrico (+61%), gpl (+1,9%) e soprattutto il metano (+283,9%), mentre cede terreno il diesel (-13,3%).
Nel consuntivo da inizio anno, ricorda Federauto, la quota di mercato dei veicoli a benzina cresce al 43,9%, quella degli ibridi al 5,8% e degli elettrici lo 0,5%.
Il diesel registra un calo dall’inizio 2019 del -23,1% con una quota di rappresentatività sul mercato in calo di 11,5 punti percentuali e giunta al 40,6%.
Il benzina torna ad essere, dunque, il motore più popolare nelle vendite di auto nuove.

“Ad ottobre sulla bilancia delle immatricolazioni pesano di più quelle delle società, leggi chilometri zero, e del noleggio a lungo termine, che portano le immatricolazioni totali in territorio ampiamente positivo, a fronte della sofferenza del canale privati”, ha commentato Adolfo De Stefani Cosentino, presidente di Federauto, la Federazione dei concessionari auto, “in questo momento la nostra preoccupazione è tutta rivolta ad arginare, se possibile, la proposta di revisione della tassazione sulle auto aziendali che è esattamente l’opposto di quanto auspichiamo”.