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Roma e Torino sono le città dove è più alto il numero di immobili all’asta, rispettivamente 3.827 e 3.628: i numeri sono quelli di Astaqui.it che ha stilato mesi fa, sulla base dei dati disponibili sul sito Pvp Giustizia, una classifica delle città con la più alta presenza di immobili residenziali all’asta.
Ebbene la Capitale e la Città della Mole emergono come i mercati più attivi, indicativo sia di una maggiore volatilità del mercato immobiliare in queste aree, sia di un maggior volume di immobili disponibili.
Aste immobiliari: la situazione nelle città
Tra le altre città, Napoli e Palermo, rispettivamente con 3.137 e 2.514 aste, sono anch’esse tra quelle con alta frequenza di aste, mentre Milano, nonostante la sua reputazione di metropoli economica, registra un numero intermedio di 2.166 aste, posizionandosi in modo significativo ma non ai livelli di Roma o Torino.
Analizzando proprio i dati delle prime tre città in classica per il numero di immobili all’asta a maggio 2024, Roma presenta una congiunzione unica di fattori che possono spiegare il numero elevato di aste. La città difatti, secondo il report di Astaqui.it, ha una popolazione elevata e una grande concentrazione di proprietà immobiliari, che aumenta le probabilità di procedure di esecuzione immobiliare. Inoltre, la capitale può soffrire di volatilità economica maggiore, che si rimette nel settore immobiliare.
Torino, un importante centro industriale e storico, ha vissuto trasformazioni economiche significative negli ultimi decenni, mentre Napoli, situata nel Sud Italia, è spesso associata a sfide economiche maggiori rispetto al nord del paese con problemi persistenti come alti tassi di disoccupazione, minori opportunità di lavoro stabile e bassi redditi che contribuiscono a una maggiore frequenza di aste immobiliari.
Secondo Luciano Vasciminno, Presidente del Franchising Astaqui.it, “il mercato delle aste immobiliari nei capoluoghi di regione italiani è in fermento. Le dinamiche economiche e demografiche influenzano profondamente questo mercato. Roma e Torino, con i loro elevati numeri di immobili all’asta, mostrano chiaramente come le grandi metropoli siano maggiormente soggette alle fluttuazioni del mercato immobiliare”.