Società

Case: il 45% è nelle classi energetiche peggiori

Gli immobili più energivori in Italia si trovano nel Lazio. Almeno a giudicare dai certificati Ape richiesti dal 2015 ad oggi. I numeri sono quelli che arrivano dal Saie, la Fiera delle Costruzioni in programma a Bologna Fiere dal prossimo 9 al 12 ottobre 2024.

Mentre l’Ue introduce la direttiva case green che punta a ridurre il consumo energetico e le emissioni clima-alteranti di case e palazzi entro il 2035 e arrivare al 2050 alla completa decarbonizzazione edilizia. In Italia, la corsa verso la riqualificazione energetica degli immobili ha avuto un notevole impulso grazie al Superbonus 110%. Secondo Ance, grazie alla misura, il 5,8% del patrimonio edilizio nazionale è stato riqualificato.

Ma qual è la situazione generale sul nostro territorio?  Quanto sono efficienti i nostri edifici? Una chiave di lettura arriva dall’elaborazione di Saie dei dati Siape, il Sistema informativo sugli attestati di prestazione energetica sviluppato da Enea.

Nel 2023 quasi la metà delle case nelle classi energetiche peggiori

Ebbene, secondo le ultime rilevazioni, i certificati Ape richiesti dal 2015, anno di attivazione del sistema, a oggi sono quasi 6 milioni, di cui 1,1 milioni solo nel 2023 (+12% rispetto al 2022).  Nel 2023, a ricadere nelle classi energetiche peggiori, ossia F e G, è quasi la metà degli edifici certificati (45%), mentre quelli appartenenti alla classe A, sommando A4, A3, A2, e A1, sono invece circa il 16%.

Secondo i numeri del Saie, la situazione però è in leggero miglioramento rispetto al 2022. Andando nel dettaglio, gli Attestati di Prestazione Energetica, che ricadono nelle classi A sono aumentati di 4 punti percentuali. Calano invece di 6 punti percentuali gli APE  appartenenti alle classi F e G.

Quali sono le regioni meno e più virtuose

A livello regionale, analizzando il periodo 2015 – 2023, il maggior numero di APE di classe G e F si riscontrano nel Lazio (65%), seguito da Liguria (62%), Toscana (62%), Umbria (61%) e Molise (61%).
Mentre, guardando alla somma delle classi A, i territori più virtuosi risultano essere al Nord con la Valle d’Aosta (20%) in testa, seguita dalla provincia autonoma di Trento e Lombardia (entrambe al 15%).

“L’efficientamento energetico è una delle sfide del settore e più in generale per il nostro futuro – ha detto Michele Ottomanelli, direttore tecnico di Saie. Come dimostrano i dati Siape, ci troviamo in una situazione migliorata negli ultimi anni, soprattutto grazie all’azione di incentivi e bonus. Occorre però proseguire su questa strada e non abbandonare il percorso intrapreso. Da questo punto di vista, Saie vuole essere il punto di riferimento per il confronto tra le parti, un crocevia di idee e progetti volti a diffondere una vera cultura del costruire e dell’abitare. La fiera offre un’occasione imperdibile per esplorare le nuove tecnologie e i materiali avanzati. Il nostro obiettivo è di favorire la transizione del comparto verso un’edilizia più sostenibile e allineata agli obiettivi europei per il 2050. Per questo, la Piazza Efficientamento Energetico è uno dei punti forti della fiera, dove aziende e professionisti presenteranno le loro soluzioni più all’avanguardia”.