ROMA (WSI) – Il fisco sulla casa ha registrato un balzo decisamente sostenuto nel periodo compreso tra il 2011 al 2014. La denuncia arriva dall’Ance nel suo “Focus Casa”.
L’associazione dei costruttori edili afferma che i colpevoli dell’aumento di tassazione sugli immobili sono le tasse sul possesso: rispetto al 2011 il gettito fiscale di questa componente è volato da 9,8 miliardi del 2011 (Ici) a circa 24 miliardi del 2014 (Imu+Tasi).
L’incremento della pressione fiscale è stato +143,5% in appena tre anni.
L’Ance ha proposto la sua idea per rilanciare il mercato immobiliare: “Favorire l’acquisto di case nuove ad alta efficienza energetica detassando gli acquisti di abitazioni nuove in classe energetica elevata; l’introduzione di incentivi per favorire la permuta tra abitazioni usate e quelle più efficienti sotto il profilo energetico; la stabilizzando degli incentivi fiscali per il recupero delle abitazioni e per la riqualificazione energetica”.
E sulla futura Local tax, l’Ance la auspica “un’imposta unica, stabile quantomeno per tre anni ed integralmente destinata ai Comuni per il finanziamento dei servizi, con l’ovvia esclusione degli immobili ‘invenduti’ delle imprese edili”.