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Immobiliare, frena la domanda ma crescono i prezzi

Nel 2023 gli acquisti sostenuti da mutuo scendono al 30,9% e ben 300.000 famiglie sono state escluse dall’acquisto di un’abitazione. Questi i numeri che emergono  dal 2° Osservatorio sul Mercato Immobiliare 2024 di Nomisma che ha analizzato  la congiuntura del comparto e approfondito le performance immobiliari dei 13 principali mercati italiani: Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Padova, Palermo, Roma, Torino e Venezia.

“Negli ultimi 18 mesi il mercato immobiliare italiano ha evidenziato segnali di appannamento con una flessione della domanda di acquisto che si è tradotta in una riduzione tendenziale del numero di compravendite di poco inferiore all’8%” .

Nomisma: crescono acquisti di casa senza mutuo

Nel complesso Nomisma stima in 300.000 il numero di famiglie che nonostante fossero intenzionate ad acquistare casa con mutuo, non siano riuscite a concretizzare il proposito.

La società sottolinea come il calo delle compravendite registrato nel 2023 sia imputabile esclusivamente alla componente di domanda che è uscita dal mercato in quanto dipendente dal credito bancario (-26%), mentre gli acquisti senza mutuo sono continuati a crescere (+4,8%).

I prezzi delle abitazioni in ottimo e buono stato sono infatti cresciuti ancora, facendo segnare nel semestre rispettivamente un aumento del +1,6% e del +1,4%. Si tratta, rimarca Nomisma, di incrementi leggermente superiori a quelli registrati nel primo semestre dello scorso anno e che confermano il trend di ascesa dei prezzi delle abitazioni iniziato nel post pandemia. Nello specifico, i prezzi delle abitazioni nuove si muovono in un range compreso tra il +0,4% semestrale di Torino e il +2,4% di Milano. Il capoluogo meneghino detiene anche il primato della variazione dei prezzi per le abitazioni usate, +2% a fronte di una crescita minima pari a +0,5% di Genova.

Meno di 5 mesi per comprare casa

Nomisma rileva come in media siano necessari poco meno di 5 mesi per concludere una compravendita, con il record di Milano che si attesta a 4,2 mesi. Molto più brevi i tempi necessari a stipulare un contratto d’affitto, che si attestano in media intorno agli 1,9 mesi fatta eccezione per Bologna, dove basta poco più di 1 mese.

Dopo il ridimensionamento degli ultimi 18 mesi, si legge nel rapporto, il mercato immobiliare italiano sembra destinato a riprendere una traiettoria ascendente. Nomisma sottolinea però come, almeno inizialmente, il passo sarà tutt’altro che spedito perché la prudenza degli istituti di credito non verrà immediatamente meno.

Locazioni: canoni in crescita a Torino e Firenze

Inoltre, sul mercato della locazione, la crescita della domanda ha fatto sì che nell’ultimo anno non si arrestasse l’ascesa dei canoni (+2,5% semestrale). Il mercato di Torino e di Firenze che, nel complesso hanno sottoperformato rispetto agli altri principali mercati, hanno fatto segnare la maggiore crescita dei canoni (oltre il 3% semestrale). Considerando i canoni medi praticati, sono Milano, Roma e Firenze e a seguire Bologna e Padova ad esprime i valori più elevati compresi tra 780-930 euro/mese per un appartamento con una metratura di circa 80 metri. All’estremo opposto si collocano i mercati di Catania, Palermo, Torino e Bari con canoni medi compresi tra 450-520 euro/mese.