ROMA (WSI) – Ripartono gli investimenti immobiliari in Italia, soprattutto grazie agli stranieri. E’ questo il quadro sul mercato immobiliare presentato dall’ufficio studi Gabetti ad Anama, l’associazione di categoria dell’intermediazione immobiliare e di affari di Confesercenti.
In generale, nel primo semestre, gli investimenti immobiliari (che comprendono settore uffici e commerciale) sono cresciuti di 1,6 miliardi di euro su base annua.
L’investimento relativo al periodo gennaio-giugno 2015 è stato di 3,4 miliardi di euro, in forte aumento rispetto all’analogo periodo del 2014, che ha registrato un investimento globale di soli 1,8 miliardi.
Così commenta Paolo Bellini, presidente Anama: “Questi dati dimostrano come gli investitori esteri abbiano ancora fiducia nell’Italia, che vedono ancora come `bene rifugio` per i loro investimenti nel settore diverso dal residenziale. Molto probabilmente ha influito anche la diminuzione dei prezzi di vendita, oltre alla qualità dei cespiti e all’ottimo tornaconto della resa, che secondo i calcoli dell`ufficio studi di Anama varia dal 5% al 7% circa. Siamo convinti – conclude – che la tendenza all’investimento nel settore in Italia è in crescita, e che molto probabilmente la troveremo confermata anche nel II semestre di quest’anno. Un buon segnale per l’economia nazionale e per la ripresa del settore”.
Sono stati soprattutto gli investitori istituzionali esteri a trainare la crescita, con flussi di investimenti che hanno interessato l’area del Nord con il 64% del globale investito, a seguire il Centro con il 23%, mentre il Sud si è fermato ad un misero 2% di investimento.
Il numero di operazioni chiuse nella provincia di Milano rappresentano il 34% del totale nazionale; seguono le provincie di Roma, con il 14%, e quella di Bologna, con il 7%.
A livello assoluto, nella provincia di Milano il volume totale degli investimenti è stato di circa 1,64 miliardi di euro mentre nelle provincie di Roma e Bologna è stato rispettivamente di 79,2 milioni di euro e 91,8 milioni di euro.
La quota maggiore è rappresentata dagli investimenti di tipologia mista (30%), dove si sono registrati investimenti per circa 1 miliardo di euro. Segue il mercato office, che rappresenta il 18% del totale, con circa 595,2 milioni di euro quello commerciale (retail e GDO) con 438,3 milioni di euro (13%) e poi quello degli alberghi con 409 milioni di € (12%).
Riguardo al commerciale, gli investimenti di tipologia retail hanno raggiunto quota 373,8 milioni di euro, rappresentando circa l’85% dei 438,3 milioni totali del settore.
Gli investimenti relativi alla grande distribuzione organizzata invece hanno pesato per il restante 15% con un totale di 64,5 milioni di euro. Anche nel caso del retail, il maggior numero di investimenti è stato registrato in Lombardia (30%).