NEW YORK (WSI) – Per il mercato immobiliare si intravedono i primi segnali di miglioramento, ma la risalita sarà lenta e non priva d’insidie. Il messaggio arriva dall’ultimo Osservatorio sul Mercato Immobiliare curato da Nomisma da cui emerge che “grazie a un quadro macroeconomico più favorevole, il cambiamento degli indicatori di sentiment e di quelli reali ha avuto un immediato riflesso in ambito immobiliare, portando a un consistente incremento delle manifestazioni d’interesse all’acquisto”.
Di fronte a un aumento della domanda, non è mancata “la risposta del sistema bancario. La quota di transazioni senza ricorso al credito è scesa al di sotto del 45%, a fronte di un aumento complessivo del mercato residenziale (2014/2015) del 6%” continua l’articolo in cui viene ricordato che “il capitale erogato alle famiglie per i mutui nei primi sei mesi del 2015, al lordo delle iniziative di portabilità , è stato di 17,3 miliardi di euro con un incremento di 53 punti percentuali sul primo semestre del 2014 e di 34 sul semestre precedente”.
Riguardo alla “seconda parte dell’anno le previsioni ammontano a 21 miliardi di euro”, si legge nel sito Monitorimmobiliare.
Sul fronte mutui le previsioni di Nomisma per il 2015 indicano che l’erogato complessivo dovrebbe attestarsi a 38,2 miliardi di euro con un incremento del 58% in ragione d’anno.
Si ridurrĂ , ma non si colmerĂ , il gap generatosi con il crollo del mercato nel 2012-2013.
Non sono tuttavia da escludersi incognite e rischi, in particolare legati al peso dei crediti deteriorati. “Il quadro attuale offre istituti bancari più solidi che da tempo hanno avviato un piano di accantonamenti e nuovi capitali per l’irrobustimento patrimoniale, mentre altri – in numero non esiguo – presentano un’esposizione che necessita piani di intervento straordinari di durata pluriennale” si legge nella ricerca.
Da qui i dubbi di Nomisma relativi a una capacitĂ di sostegno in linea con la pressione della domanda, oltre che a potenziali ricadute sistemiche.