Economia

Impeachment Mattarella, Ue si lava le mani: “Situazione interna”

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La notizia della possibile richiesta di impeachment avanzata dai Cinque Stelle e Fratelli d’Italia nei confronti del Capo dello Stato Sergio Mattarella arriva ai piani alti.

“E’ una situazione interna che deve essere affrontata a livello nazionale”.

Lo ha detto la commissaria Ue alla giustizia, Vera Jourova, rispondendo a chi le chiedeva se fosse preoccupata in merito proprio all’ipotesi di messa in stato di accusa del presidente italiano.

“In questo momento non è richiesta nessuna reazione in materia di rispetto dello stato di diritto da parte dell’Ue.

Intanto a giudicare la possibile richiesta di impeachment in base all’articolo 90 della Costituzione sono gli stessi costituzionalisti. Quattordici professori di diritto costituzionale in una nota conigunta hanno espresso il loro parere  riguardo alla crisi istituzionale che si è aperta in Italia. Enzo Cheli, Paolo Caretti, Ugo De Siervo, Stefano Merlini, Roberto Zaccaria, Stefano Grassi, Cristina Grisolia, Elisabetta Catelani, Massimo Carli, Orlando Roselli, Giovanni Tarli Barbieri, Andrea Simoncini, Andrea Cardone e Duccio Traina sono i professori che hanno scritto la nota in cui affermano che i requisiti per richiedere la messa in stato di accusa di Mattarella non ci sono.

“I sottoscritti professori di diritto costituzionale della scuola fiorentina di Paolo Barile, preoccupati per gli sviluppi della crisi di governo in atto e per l’asprezza del dibattito che è seguito al tentativo di governo del professor Giuseppe Conte, avvertono il bisogno di intervenire per evitare che si dia degli ultimi avvenimenti un’interpretazione lontana dalla lettera della Costituzione e dalla prassi che su di essa si è sviluppata negli anni. Al riguardo è bene chiarire subito che è profondamente sbagliata l’idea che il Presidente della Repubblica sia un organo ‘neutro’, un semplice notaio.  Al contrario l’organo presidenziale è titolare di poteri propri che insieme gli assegnano una funzione d’indirizzo politico costituzionale (come sosteneva Paolo Barile), volto a garantire il corretto funzionamento del sistema e la tutela dei degli interessi generali della comunità nazionale.