Ha trasferito il conto corrente di un’anziana residente a Genova a una filiale di banca in Campania in modo tale da consentire ai suoi ‘soci’ di emettere assegni falsi per un danno da 130 mila euro.
Truffa postale, cosa è successo
Nei guai è finita una 55enne impiegata delle Poste Italiane, incensurata, e altre quattro persone con precedenti, dell’età compresa tra i 28 e 64 anni, tutte residenti a Genova e conosciute dalle forze dell’ordine.
L’indagine dei carabinieri di Genova Marassi è partita lo scorso marzo quando la vittima della truffa, una donna di 86 anni, si era rivolta alle forze dell’ordine raccontando che era stato richiesto, a sua insaputa, il trasferimento del suo conto corrente postale presso una filiale di una cittadina campana e che erano state eseguite quindici operazioni di trasferimento di denaro, sempre dal suo conto corrente, pari ad un importo di circa 80 mila euro.
Al termine dell’indagine i militari dell’Arma hanno accertato che l’impiegata postale aveva fornito ai suoi quattro complici gli estremi della documentazione “bancaria” della vittima per effettuare il trasferimento del conto corrente e poi l’emissione da parte dei malfattori di diversi assegni postali falsificati, per un danno patrimoniale complessivo di oltre 130 mila euro.
L’impiegata postale infedele e i suoi complici sono stati denunciati alla magistratura per truffa.