Un imprenditore ha scritto una lettera di protesta al quotidiano Il Giorno in cui si lamenta della pressione fiscale a “livelli marziani” in Italia, esprimendo un parere condiviso da molti commentatori ed economisti: chi è in regola è strangolato dalle tasse mentre liberi professionisti, come i ristoratori, oppure medici e dentisti si limitano a non fare fatture e ricevute, non dichiarando quindi parte della loro attività al fisco.
Il lettore del giornale, che si firma con la sigla M.C. e dice di gestire una società di servizi, denuncia un’imposizione fiscale del 75% sui ricavi che lo costringerà a mettere termine alla sua attività, mentre il “mio dentista non fa mai ricevute e si compra una casa all’anno”.
“Non ne posso più di pagare tasse così alte. Siamo a livelli marziani. Possibile che nessuno se ne renda conto? Cosa dobbiamo fare per attirare l’attenzione del Paese e mobilitare l’opinione pubblica su questo maledetto tema? Ho una società di servizi, più del 75% del mio fatturato se ne va in balzelli. E non ho fondi neri, ho una contabilità cristallina. Il mio dentista invece non fa mai ricevute e si compra una casa all’anno. Io sarò costretto a chiudere”.
Il giornalista Sandro Neri ha risposto alla lettera, dicendo che le preoccupazioni sul livello elevato di tassazione sono condivisibili, pur puntualizzando che occorre fare una distinzione tra tre problematiche che sono separate tra loro e vanno affrontate sotto una luce diversa.
“La prima è il livello di tassazione troppo alto. Giusto, ineccepibile, purtroppo vero. È uno scenario espressione del declino di ogni società. Basti pensare all’Impero Romano che si è sfaldato sotto i colpi delle invasioni barbariche per l’indebolimento dovuto alle pretese economiche di Roma”.
La seconda questione affrontata dall’imprenditore è quella dell’assenza di un dibattito in Italia. “Noi giornalisti non dettiamo l’agenda del Parlamento o di altre istituzioni. Noi riportiamo notizie. Lei fa bene a invocare l’intervento delle alte cariche dello Stato. Siamo qua, in paziente attesa come lei”, dice il giornalista.
Quanto all’evasione fiscale Neri parla della “beffa oltre il danno. Sì, chi evade le tasse impoverisce il sistema, in sintesi ruba. E chi ruba deve essere perseguito per legge. Ma qui il problema è culturale. Bisogna insegnarlo a scuola”. Infine il consiglio al lettore è di fare “subito e senza esitazioni” una cosa per punire l’evasore citato nella lettera: cambiare dentista.