New York – “Se Barack Obama resterà alla Casa Bianca dovrò licenziare molti di voi”. La minaccia è stata inviata per email ai dipendenti da David Siegel, amministratore delegato e fondatore della catena di resort di lusso Westgate. “Se la mia azienda dovrà pagare più tasse, secondo i piani di Obama”, ha
avvertito, “non avrò altra scelta che ridurre il numero di posti”.
Non è la prima volta che il ricco imprenditore cerca di influenzare la politica. In un documentario aveva dichiarato di essere “personalmente responsabile per la vittoria di George W. Bush nel 2000” e aveva ammesso che le tecniche da lui utilizzate per aiutare il candidato presidente “potrebbero non esser state legali”.
Siegel, tuttavia, non è l’unico dirigente che ha cercato di indirizzare la scelta politica dei dipendenti. Bob Murray, numero uno di Murray Energy, ha fatto pressione sugli impiegati perché effettuassero delle donazioni alla campagna di Mitt Romney e partecipassero a un rally organizzato per il candidato
repubblicano, minacciandoli di perdere un giorno di paga e di rischiare il licenziamento.
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