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Il numero uno di Tod’s lancia un appello alle altre imprese in salute del paese a devolvere in investimenti e solidarietĂ parte dei profitti. “Sono centinaia di milioni che possono essere messi subito a disposizione”.
A marzo è scesa la domanda di prestiti delle banche alla Bce. Lo stato di salute degli istituti di credito migliora, ma a famiglie e imprese restano le briciole. L’analisi di Super Money
Un castello di carte di pagherò che fa paura. Il consiglio dei ministri presieduto da Mario Monti decide l’emissione di nuovi titoli Stato fino a 40 miliardi per 2013 e 2014. Da lunedi’ primi pagamenti alle aziende. Cgia di Mestre: nel debito pubblico non sono conteggiate le piccole e medie imprese che porterebbero a un importo complessivo tra 120 e 130 miliardi.
Rinviato per ora il decreto di Monti sullo sblocco dei pagamenti della Pubblica Amministrazione: 40 miliardi di debiti che lo Stato deve alle imprese. Bozza nasconde un’amara sopresa: l’aumento della tassa regionale sarebbe anticipato a quest’anno, fino a un massimo…
L’accelerazione dei tempi di riscossione dei tributi e’ da attribuire alle crescenti difficolta’ dello Stato. L’aggravio di costi per le imprese in crisi rischia di minare ulteriormente i giĂ precari rapporti tra fisco e contribuente. L’opinione di Paolo Cardená.
E’ l’allarme lanciato dagli economisti, che sottolineano come con l’aggravarsi della crisi europea le piccole e medie imprese siano sempre più alle prese con prestiti che non possono ripianare. Nelle casse di Intesa SanPaolo e Unicredit 14 miliardi di euro di crediti inesegibili.
L’iniziativa di ItaliaOnline finanzierĂ 20 start-up digitali con 100 mila euro per ognuna. Prime due societĂ selezionate: Ondango e SportsQuare Games. Esempio di creativitĂ italiana in un contesto di crisi profonda.
Anche il governatore di Bankitalia ha affermato che “vanno riviste le politiche di remunerazione”. Associazione consumatori prende come esempio il referendum svizzero, che ha bloccato gli stipendi d’oro dei manager.
Che le imprese italiane siano in crisi non e’ un segreto: ogni giorno, fiduciari, promotori pubblici e privati ricevono decine di richieste da parte di imprenditori decisi a delocalizzare le loro societa’ al di la’ delle Alpi. Ma il Ticino non e’ il Bengodi.
Secondo Unimprese il 2012 è stato l’anno del crollo dei prestiti per famiglie e imprese. La stretta creditizia ha tolto loro ben 38 miliardi di euro. Pmi in ginocchio. L’analisi di Super Money