Si avvicina il lunedì nero del fisco, il prossimo 17 giugno, quando i proprietari di casa saranno chiamati a versare la prima rata dell’Imu e della Tasi. Sia l’imposta municipale sugli immobili che il tributo comunale sui servizi indivisibili non si pagano sull’abitazione principale a meno che non siano di lusso o di pregio.
Aliquote Imu e Tasi
Per il calcolo della prima rata da pagare entro lunedì, oltre alla rendita catastale rivalutata del 5%, vanno aggiunte le diverse aliquote che stabilisce ogni Comune. Se per la prima rata nella maggior parte dei casi si utilizzano le aliquote deliberate dal singolo comune l’anno precedente, ci sono anche però ben 246 Comuni in cui sono cresciute le aliquote dell’Imu e altri 43 in cui si sono alzate quelle residuali della Tasi. Come riporta Confedilizia, ad esempio a Torino cresce l’aliquota per le case date in affitto come abitazione principale, come accade anche a La Spezia. Poi ci sono però altri casi come Biella e Taranto, in cui le aliquote scendono.
In totale, come riporta Il Sole 24 Ore,Il Sole 24 Ore, tra Imu e Tasi, i sindaci chiedono quest’anno ai proprietari di seconde case e altri immobili di orientarsi fra 248.832 aliquote. Un numero importante a cui si aggiungono 32.618 detrazioni. Per districarsi nella giungla di aliquote e detrazioni, un valido aiuto può arrivare da un tool elaborato da Bluenext che mette on line la banca dati Imu, TASI e TARI, con la possibilità di esaminare tutti i regolamenti dei vari Comuni, utilizzando come parametri i metri quadri, il coefficiente da applicare ai metri quadri, il numero di componenti del nucleo familiare, il numero di rate e la scadenza di pagamento.