ROMA (WSI) – Si torna a parlare di Imu, della sua abolizione o di un aumento delle esenzioni: è questo uno dei temi sul tavolo degli incontri tra Enrico Letta e il Pdl, che in campagna elettorale ha promesso non solo la cancellazione dell’imposta sulla prima casa, ma anche la restituzione di quella pagata nel 2012. Operazione che costerebbe 8 miliardi.
Il Pd d’altra parte propone un aumento della detrazione di base, da 200 a 500 euro, che costerebbe solo 2,5 miliardi ma aiuterebbe soprattutto le fasce meno ricche della popolazione. Anche Scelta civica in campagna elettorale ha suggerito il raddoppio della detrazione per figli e pensionati.
Ma il problema sono le coperture: il Pdl vuole raddoppiare la tassa su alcolici, giochi e tabacchi, ma non è detto che garantirebbe il gettito necessario. Il Pd propone di aumentare l’imposta sulle case di lusso. E da Fratelli d’Italia arriva la proposta di rimborsare l’Imu del 2012 con Btp decennali.
Una partita fondamentale per i comuni, che dall’Imu ricevono alle prese con casse vuote e il rischio di dover tagliare i servizi. Temendo un calo degli introiti, molti sindaci hanno già deliberato aumenti delle addizionali Irpef.
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