ROMA (WSO) – Evitata la crisi di governo, il Partito democratico prova a rimettere in discussione l’accordo politico raggiunto a fine agosto con il Pdl per cancellare l’Imu del 2013 sulle prime case.
Attraverso un emendamento al decreto che ha eliminato la prima rata, i democratici chiedono di mantenere l’imposta sugli immobili con rendita catastale superiore a 750.000 euro. Di più, il testo cancella l’esenzione dall’Irpef per gli immobili a disposizione, cioè le case di villeggiature.
Il 28 agosto il presidente del Consiglio, Enrico Letta, aveva promesso al Pdl che il 15 ottobre avrebbe varato un decreto per cancellare anche la seconda rata.
Da allora però il clima politico sembra cambiato. Martedì scorso il sottosegretario al Tesoro in quota Pd, Pierpaolo Baretta, ha detto che dopo la rinnovata fiducia delle Camere al governo l’Imu passa in secondo piano.
(Reuters)