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Imu: primi sconti ed esenzioni, tagli per terreni agricoli e coop

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Roma – Cambia l’imposta municipale per immobili agricoli, case popolari e dei Comuni, dimore storiche. Dopo lunga riflessione, il governo dice sì ad alcuni emendamenti al decreto sulle semplificazioni fiscali. «Tre emendamenti che aggiustano il problema dell’Imu» sintetizza Mario Baldassarri, uno dei relatori della proposta che permetterà alleggerimenti ed esenzioni. Arrivano dunque dalla commissione Finanze del Senato le modifiche che cambiano le regole per chi a giugno è chiamato a pagare l’imposta.

Per l’Imu agricola vengono esentati dalla quota erariale gli immobili delle amministrazioni comunali e delle case popolari. Ci sarà poi uno sconto, ma si ferma al 50%, per i fabbricati dichiarati inagibili e per le dimore storiche.

Il voto degli emendamenti è previsto per lunedì. Poi il testo approderà in aula al Senato per il via libera prima di Pasqua. Varie le modifiche anche in altri settori, dal credito d’imposta alla tassa sul gioco. Baldassarri tiene a precisare che, in accordo con il governo, gli emendamenti non comportano aggravi, ma sono state assicurate tutte le coperture finanziarie.

Vediamo cosa cambia nel dettaglio. Viene cancellata la quota erariale dell’Imu sugli immobili di proprietà dei Comuni, siti nel proprio territorio, e sugli immobili ex Iacp e delle cooperative edilizie a proprietà indivisa.

Arriva l’esenzione anche per i fabbricati rurali strumentali nei Comuni di montagna, oltre i mille metri di altitudine. In questo caso il versamento dell’Imu sarà più leggero: invece di due rate di pari importo si pagherà il 30% in acconto e il 70% a saldo, rispettivamente entro giugno e dicembre. Si ripristina inoltre al 25% l’abbattimento della base imponibile a favore degli immobili degli imprenditori agricoli professionali.

Viene aumentato da 130 a 135 il moltiplicatore applicato ai fini della determinazione della base imponibile Imu dei terreni posseduti da soggetti diversi dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali iscritti nella previdenza agricola.

La base imponibile ai fini Imu per i fabbricati dichiarati inagibili o inabitabili e per gli immobili riconosciuti di interesse storico o artistico è ridotta del 50%. Viene però abrogato il regime di favore degli immobili di interesse storico e artistico nel caso producano un reddito. Imu a parte, sul fronte fiscale sono state introdotte alcune novità per andare incontro a imprenditori e cittadini vittime della crisi.

Le imprese potranno cedere alle banche crediti certificati da regioni ed enti locali per somministrazioni, forniture e appalti. L’impresa cedente però dovrà garantire la solvibilità del debitore ceduto.

Inoltre una quota di risorse, pari a un miliardo di euro, verrà assegnata agli enti locali per il pagamento dei debiti nei confronti delle imprese. La disposizione, si legge nella relazione tecnica, “non determina effetti finanziari negativi sui saldi di finanza pubblica in quanto le risorse che vengono finalizzate in favore degli enti locali rimangono destinate al pagamento delle medesima passività già previste per le amministrazioni statali originariamente interessate (estinzione dei debiti commerciali pregressi concernenti acquisto di beni e servizi)”.

Slitta invece dal primo gennaio 2012 al primo settembre di quest’anno l’applicazione del diritto pari al 6% sulla parte delle vincite superiore ai 500 euro.

A compensare il gettito sarà un’ accelerazione delle novità previste per Lotto e Superenalotto. Niente tregua sul fronte della lotta all’evasione fiscale. Ci sarà la possibilità di una diversa modulazione dei reclutamenti nella guardia di finanza, attraverso un meccanismo di flessibilità utile per fronteggiare temporanee esigenze di un maggior numero di effettivi in determinati ruoli, come gli ispettori impiegati nel contrasto all’elusione.

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